CLOWN DELLA POLITICA, SEI MESI FA LA RAGGI SCRIVEVA: “RIFUGIATI NOSTRI FRATELLI, ROMA LI ACCOGLIERA'”
ORA CHIEDE “BASTA MIGRANTI” PERCHE’ GLIELO HANNO SUGGERITO ALL’ AURICOLARE I VERTICI AZIENDALI
Virginia Raggi chiede di bloccare l’arrivo dei migranti nella Capitale denunciando un'”evidente pressione” con “devastanti conseguenze”.
Eppure il primo dicembre scorso, la sindaca pentastellata su twitter scriveva: “I rifugiati sono nostri fratelli e sorelle. Roma città accogliente farà la sua parte”.
A influenzare questa rotta forse la mezza batosta elettorale del M5s alle ultime amministrative.
Cambia l’imput aziendale.
Il 9 dicembre Raggi, durante l’incontro tenuto a Roma con i sindaci europei “Europa, i rifugiati sono nostri fratelli e sorelle”, definì la capitale dell’accoglienza in questi termini: “Roma è una città aperta all’accoglienza, disponibile al dialogo, al centro di migrazioni e scambi sociali ed economici tra diversi popoli”.
Nel giro di sei mesi qualcosa è cambiato: “Trovo impossibile, oltre che rischioso, ipotizzare ulteriori strutture di accoglienza, peraltro di rilevante impatto e consistenza numerica sul territorio comunale”, scrive il sindaco di Roma al Prefetto, Paola Basilone.
Addirittura le conseguenze di un numero consistente di immigrati (da notare il linguaggio ripulito dalla parola “rifugiati”) sarebbero “devastanti conseguenze in termini di costi sociali”.
Peccato che il Viminale le abbia ricordato che in base alla percentuale nazionale la Capitale è sotto-quota e dovrebbe ospitare altri 2.000 rifugiati .
Che riferisca ai suoi datori di lavoro.
(da agenzie)
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