COLOMBIA, SCONFITTA STORICA PER LA DESTRA AL PRIMO TURNO: FUORI ANCHE DAL BALLOTTAGGIO
IL CANDIDATO DI SINISTRA PETRO SE LA VEDRA’ CON L’OUTSIDER HERNANDEZ
Gustavo Petro, leader della coalizione di sinistra colombiana e del partito Pacto Històrico, ha ottenuto la maggioranza nel primo turno delle elezioni presidenziali in Colombia.
Una vittoria di Petro era attesa. Il 62enne ha raccolto il 40,32% dei voti, per un totale di circa 8,5 milioni, e ora dovrà andare al ballottaggio contro il secondo candidato più votato, l’outsider Rodolfo Hernández, a capo della Liga de Gobernantes Anticorrupción, che ottenuto il 28,15% dei voti.
Sono stati ribaltati i pronostici che vedevano il leader della destra Federico Gutiérrez al secondo posto, che ha invece raccolto il 23,91% delle preferenze. Il ballottaggio si terrà il 19 giugno.
La missione di Petro, ora, è «trovare il milione di voti che mi mancano per conquistare la presidenza» al secondo turno.
Un’ipotetica vittoria di Petro porterebbe alla vicepresidenza Francia Márquez, prima donna afrocolombiana a ricoprire questa carica nel Paese.
Nonostante la netta maggioranza del leader di Pacto Històrico, gli analisti indicano “l’ignegnere” Hernández come “vero” vincitore, anche a causa della sua campagna elettorale fortemente incentrata sui social media e in particolare TikTok, che gli è valsa la fiducia di 6 milioni di colombiani.
Chi ci perde è il centrodestra e con esso il presidente uscente Ivan Duque. Secondo gli analisti, Petro trionferà se riuscirà ad ottenere i voti dei moderati delusi, che potrebbero però vedere in Hernández il cambiamento che cercano nel Paese.
Nelle dichiarazioni dopo i risultati, Petro ha ribadito: «Ho rischiato la vita per combattere la corruzione, e non dico bugie, ma la verità. Non sono qui per ingannare con un discorso, ma per mettere sul tavolo la realtà e dire chiaramente alla società colombiana verso dove vogliamo andare».
Gli stessi temi sono stati toccati anche da Hernández, che ha dichiarato che con questo risultato, «ha perso il Paese dei politicanti e della corruzione». “L’ingnegnere” ha aggiunto: «Non mi fermerò un minuto nel mio impegno di fare della Colombia un Paese con opportunità per tutti, in cui il governo lavora per il benessere dei colombiani, soprattutto dei più bisognosi».
Queste elezioni potrebbero rappresentare un momento di svolta per la Colombia. I 51 milioni di abitanti del Paese sudamericano chiedono alla politica un cambiamento, che ponga fine alla guerra civile in corso da 50 anni. Ne sono un esempio le manifestazioni di aprile 2021, inizialmente scoppiate per protestare contro la riforma fiscale e le politiche neoliberiste del governo.
(da agenzie)
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