COMMISSIONE EUROPEA, L’AFFONDO DI REHN: “BERLUSCONI NON RISPETTO’ GLI IMPEGNI, HA SOFFOCATO LA CRESCITA DEL PAESE”
PER IL COMMISSARIO UE, IL PROSCIUGAMENTO DEI FINANZIAMENTI ALL’ECONOMIA HA PORTATO LO SPREAD ALLE STELLE
«Nell’autunno 2011 il governo di Berlusconi ha deciso di non rispettare più gli impegni» su riforme e risanamento dei conti presi con l’Ue e il «risultato è stato il prosciugarsi» dei finanziamenti al paese, con lo schizzare dello spread. Portando poi alla «crisi» politica e al governo Monti.
Così il commissario Ue Olli Rehn in un audizione all’Europarlamento.
IL CASO ITALIA
Rehn ha parlato di Berlusconi per spiegare i rischi che si corrono nel non seguire una politica di risanamento dei conti, soprattutto nei Paesi con i conti pubblici meno in ordine.
Il commissario finlandese ha affermato che quanto avvenuto in Italia «tra l’agosto e il novembre 2011» rappresenta «un esempio concreto».
Spiega Rehn: «Nell’estate del 2011 l’Italia aveva fatto promesse di risanamento dei conti. Inizialmente l’Italia ha rispettato gli impegni, la Banca centrale europea è intervenuta e il costo del finanziamento pubblico è sceso, ma poi il governo di Berlusconi ha deciso di non rispettare gli impegni e il risultato è stato il prosciugamento dei finanziamenti, che ha soffocato la crescita economica e ha portato alla fine del governo Berlusconi», ha detto Rehn
L’EUROPA
Per proseguire con il «riequilibrio dell’economia europea» che è ora «in corso», ha sottolineato il commissario Ue agli affari economici illustrando le priorità delle politiche economiche per il 2013,«dobbiamo mantenere il ritmo delle riforme economiche».
Allo stesso tempo «dobbiamo proseguire con il consolidamento fiscale, in quanto ci sono ricerche accademiche e prove empiriche che dimostrano come un debito al 90-100% del pil ha un serio e negativo impatto sulla crescita», ha continuato Rehn, sottolineando che «sfortunatamente negli ultimi 4 anni in Europa il debito è salito dal 77% a circa il 90% per quest’anno e il prossimo».
Questo «peso sulla crescita» implica che «non c’è alternativa a un consolidamento intelligente differenziato anche paese per paese a seconda dello spazio di manovra fiscale».
Per realizzare le riforme, Rehn ha ricordato l’idea proposta dal rapporto sul futuro dell’Unione economica e monetaria di un «meccanismo di solidarietà » per aiutare e incentivare i paesi a sostenerne i costi insieme agli «impegni vincolanti»
(da “il Corriere della Sera“)
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