CONTE AFFERMA DI ESSERE ANCHE LUI UN SEQUESTRATORE DI PERSONE? BENE, SI AUTODENUNCI E SI PRESENTI IN GIUDIZIO INVECE CHE SCAPPARE
LA RIDICOLA “CONDIVISIONE POLITICA”: CONTE SI PRESENTI AI GIUDICI E SI FACCIA PROCESSARE INVECE CHE CERCARE L’IMMUNITA’ CON SALVINI E DI MAIO
È il giorno della memoria difensiva di Matteo Salvini alla Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato. Memoria difensiva già in parte rivelata ieri sera ai media.
Salvini: “Ricordo che non si voterà se Salvini è colpevole o innocente. Bisognerà capire se l’ho fatto nell’interesse del Paese”. Teoria delirante.
Le memorie di Conte, Di Maio e Toninelli.
È composta di 16 pagine la memoria di Salvini con carta del ministero dell’Interno. Di quattro pagine il documento del premier Conte e di tre quello firmato da Di Maio e Toninelli. I due ministri parlano di “decisioni frutto di condivisione politica” mentre il premier sottolinea, tra l’altro, che la decisione portata avanti dal vicepremier leghista e” avvenuta per “attuazione di un indirizzo politico-istituzionale che il governo ha condiviso”.
Il premier aggiunge: “Sento il dovere di precisare che le determinazioni assunte in quell’occasione dal ministro dell’Interno sono riconducibile a una linea politica sull’immigrazione che ho condiviso nella mia qualità di presidente nel Consiglio con i ministri competenti, in coerenza con il programma di governo”.
Gasparri: “Ci riuniremo di nuovo per decidere sulla ricevibilità dei documenti”. “Torneremo a riunirci appena possibile, dopo la seduta d’Aula del Senato, sul tema della ricevibilità di questi documenti, che qualcuno ha sollevato”.
È quanto detto dal presidente della Giunta delle Immunità del Senato Maurizio Gasparri, al termine della riunione che stamattina ha ricevuto la memoria di Salvini con allegati documenti firmati dal premier Conte e dai ministri Di Maio e Toninelli. Un’altra riunione si terrà quindi verosimilmente stasera, e discuterà della ricevibilità degli allegati.
Grasso: “Carte Conte-Di Maio irricevibili”.
Secondo l’ex presidente del Senato Pietro Grasso, se dovessero essere ammesse le carte allegate da Matteo Salvini in Giunta con le lettere di Conte, Di Maio e Toninelli bisognerebbe rimandare tutto al tribunale dei ministri”.
Grasso ritiene da regolamento irricevibili questi atti. La trasmissione al Tribunale dei ministri si renderebbe necessaria affinchè i giudici che hanno valutato la posizione di Salvini possano fare altrettanto con gli altri membri del governo.
(da agenzie)
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