SALVINI VUOLE TAGLIARE LE SCORTE? BRAVO, INIZI DALLA SUA
NON ESISTE CHE UN SEQUESTRATORE DI PERSONE VENGA SCORTATO DALLE FORZE DELL’ORDINE, SE NON PER ACCOMPAGNARLO A SAN VITTORE, INSIEME AI SUOI COMPLICI… NON ESISTE CHE UN GOVERNO DEL POPOLO, AMATO DAL POPOLO, ABBIA PAURA DI CAMMINARE IN STRADA SENZA SCORTA
“Ho sulla scrivania una revisione della modalità di gestione delle scorte perchè sono più di 2mila gli uomini in divisa al giorno che proteggono Tizio o Caio. Il ministro ovviamente non fa scelte politiche, per cui io non dirò toglietela a Tizio o a Caio, però ci sono alcuni provvedimenti di scorta che sono vecchi di 10-15 anni che non hanno più alcun senso e sicuramente recupereremo poliziotti e carabinieri. Entro la settimana prossima firmerò questo provvedimento”.
Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a Radio Anch’io
“Questo è un Paese cha ha troppe scorte, diciamocelo. E siccome le risorse non sono inesauribili, forse una riconsiderazione va fatta. Su questo argomento, peraltro, il ministro Salvini ha una posizione laica, non ha dato percentuali”.
Così ieri aveva dichiarato il capo della polizia Franco Gabrielli intervenendo alla presentazione a Roma del libro ‘La mafia dei pascoli’ di Giuseppe Antoci e Nuccio Anselmo.
Secondo Gabrielli “bisogna uscire fuori da certi automatismi per cui una data carica presuppone il fatto di avere una scorta”.
Le scorte sono riservate notoriamente a magistrati, giornalisti e uomini delle istituzioni, collaboratori di giustizia che hanno denunciato le mafie.
I primi a dover rinunciare alla scorta sono gli esponenti del governo del popolo che, essendo notoriamente amati dal popolo, non vediamo che problemi possano avere a girare senza scorta.
Fuori le palle, cominciate a dare l’esempio.
(da agenzie)
Leave a Reply