CONTE APRE A FORZA ITALIA
LUNGA INTERVISTA DEL PREMIER AL “IL GIORNALE”… L’HOUSE ORGAN DI BERLUSCONI GLU DA’ UN RILIEVO DA STATISTA
“Il governo ha aperto il confronto con le opposizioni e questo confronto rimane aperto anche adesso, confidando che ci sia la effettiva disponibilità delle opposizioni di raccogliere questo invito e di offrire il proprio contributo al paese impegnato in questa difficilissima prova”.
L’apertura sul Giornale, l’house organ di Silvio Berlusconi, in un momento di maggioranza in fibrillazione, del premier Giuseppe Conte, in una intervista di due pagine.
“Capisco che per una forza di opposizione questa sfida al confronto non sia semplice ma esso può dare frutti utili nel comune interesse se si ha il coraggio di mettere da parte ambiguità e rinunciando ad alimentare il malcontento sociale. Quanto a me, non mi impressionano neppure gli insulti. Intervengo solo quando, come è successo da ultimo, vedo che alcuni esponenti delle opposizioni lanciano una campagna di false accuse che rischia di dividere l’italia tra opposte tifoserie, danneggiando pericolosamente la credibilità del nostro paese in europa in una fase così drammatica”, aggiunge Conte.
Che poi si sofferma su altre questioni sul tappeto. Su tutti quelli che tirano per la giacchetta il capo della task force di palazzo Chigi. “Conoscendo Vittorio Colao non credo che la sua aspirazione sia far parte della squadra di governo, per cui un allargamento della squadra ministeriale non è all’orizzonte”, dice Conte
“Vittorio Colao è un manager esperto che tutto il mondo ci invidia e la scelta di affidare a lui la guida della task force è stata condivisa da tutta la maggioranza. Per correttezza istituzionale ho informato anche il presidente della Repubblica, come faccio sempre per i passaggi più delicati che il Paese sta attraversando – dice – Il compito del comitato è quello di elaborare analisi e proposte utili per la ripresa graduale dell’attività economica e di suggerire nuovi modelli organizzativi e relazionali che tengano conto di questa emergenza. Ma la valutazione delle analisi dei comitati tecnici di cui ci avvaliamo, la loro sintesi e le decisioni politiche spettano sempre al governo”.
Ma non apre su maggioranze diverse. “Quel che serve davvero al paese è avere un governo sostenuto da forze che maturino la piena convinzione che l’opera di ricostruzione sarà tanto più efficace se tutti lavoreremo nella medesima direzione con forte coesione e lungimiranza questo compito deve spettare alla politica intesa con la P maiuscola, non può essere affidato a governi tecnici sul presupposto che le forze politiche non siano disponibili ad assumersi la responsabilità delle scelte anche molto difficili che il paese è chiamato a compiere”. E aggiunge: “Io sono sempre per un governo politico che ci mette la faccia e dovrà risponderne agli elettori. Quanto ai governi di unità nazionale, sono formule astratte molto improbabili da perseguire in concreto, basti considerare le divisioni che ci sono manifestate evidenti anche nella fase più acuta dell’emergenza. In realtà questo governo sta operando con coraggio e determinazione”, conclude Conte.
(da “Huffingtonpost”)
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