CONTRADDITTORIO SUI GAY NEI FORNI
IL SENSO DEI RIDICOLO DI DEL DEBBIO
Sere fa, Matteo Renzi a proposito del caso Fedez e della legge Zan commentava l’orrore di certe frasi espettorate dai leghisti, del tipo: se avessi un figlio gay lo brucerei in un forno.
Al che Paolo Del Debbio, che lo intervistava, ha obiettato che certo, indubbiamente, figuriamoci, ma pur tuttavia “era mancato il contraddittorio”. E Renzi assentiva.
Utilizzeremo dunque lo spazio di questa rubrica per suggerire alcuni format di rapido ed efficace contraddittorio. Da utilizzare nei talk televisivi, ma anche al bar con gli amici, nelle cene di famiglia o per fare colpo sulle ragazze.
Format: c’è del buono anche nel forno.
Infatti, sarebbe stato più corretto se la Rai avesse accompagnato il comizietto del marito di Chiara Ferragni con il diverso parere da parte, poniamo, di un ex ufficiale delle SS (o anche della Gestapo).
Testimonianti i benefici effetti dei forni per proteggere la pura razza ariana dall’inquinamento prodotto dagli omosessuali (ma anche da ebrei, zingari e meticci). In assenza di esponenti del Terzo Reich si poteva pur sempre supplire dando la parola all’esperto.
Per esempio, il titolare di una clinica specializzata nella cura dell’omosessualità: guarigione assicurata in un paio di mesi e senza ricorso al forno.
Format: con la legge Zan non si potrà più dire finocchio (nel senso dell’ortaggio). È falso, naturalmente, così come è inventato di sana pianta l’argomento secondo il quale se scrivi contro l’utero in affitto rischi l’arresto immediato.
Per non parlare dell’educazione trans che verrebbe inculcata già nella scuola materna. Però, affermarlo funziona alla grande contando sul fatto che in pochissimi hanno letto il testo della legge Zan. E meno che mai il contraddittore.
L’importante è dichiararsi fortemente preoccupati per il grave attentato alla libertà d’opinione a opera della sinistra comunista e intollerante. Poiché la regola numero uno del contraddittorio efficace è: baggianate pure, qualcosa resterà.
Format a capocchia per disorientare l’avversario. Per esempio, mentre costui cerca di spiegare che nella legge Zan esiste la clausola secondo la quale in forza dell’articolo 21 della Costituzione restano tutelate le opinioni che non istigano alla violenza, interromperlo con un grido di dolore: il tuo giornale mi ha definito una puttana di strada.
Non c’entra niente, ma come diversivo ha un suo perché. Pure se il mio giornale difende i diritti delle puttane. E anche dei giornalisti.
(da il Fatto Quotidiano)
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