CORI RAZZISTI E SALUTI NAZISTI: UEFA PUNISCE BULGARIA, UN TURNO A PORTE CHIUSE, SE SI RIPETE DUE TURNI
LA POLIZIA BULGARA HA ARRESTATO 12 PERSONE E IDENTIFICATE ALTRE 16… SOLO IN ITALIA NON SI ARRESTA NESSUN RAZZISTA
Un turno a porte chiuse da scontare subito, un altro sospeso per un periodo di due anni. Questa la sanzione decisa dall’organo di “Controllo, etica e disciplina” dell’Uefa nei confronti della Bulgaria dopo la serata di follia a Sofia dello scorso 14 ottobre, in occasione di Bulgaria-Inghilterra, match valido per le qualificazioni agli Europei del prossimo anno.
La partita, terminata con il successo inglese per 6 a 0, era stata interrotta due volte per gli insulti razzisti contro i giocatori inglesi (in particolare Sterling), in più sugli spalti sono stati visti saluti nazisti da parte dei tifosi di casa.
L’Uefa ha sanzionato la federazione bulgara con 75mila euro per i comportamenti dei suoi tifosi, più altri 10mila per i disturbi all’inno nazionale inglese da parte degli stessi, con l’ulteriore obbligo di esibire durante i prossimi due match ufficiali uno striscione con su scritto “No to racism” (“No al razzismo”) affiancato dal logo Uefa. Inoltre, scatterà un’altra gara a porte chiuse se nei prossimi due anni si verificheranno episodi simili.
Nel documento dell’organismo di controllo Uefa si legge anche delle ammonizioni alla federazione bulgara per la gestione dei replay sui maxischermi durante la gara.
Nei giorni successivi alla partita, si sono dimessi il presidente della federcalcio bulgara, Borislav Mihaylov, e l’allenatore della nazionale, Krasimir Balakov.
Fino a questo momento, le autorità bulgare hanno identificato 16 sospettati e arrestato 12 persone dopo la partita con l’Inghilterra, riporta la Bbc, mentre quattro tifosi sono stati multati e allontanati dagli stadi per 2 anni.
Sempre per la stessa gara, anche l’Inghilterra è stata sanzionata con 5mila euro di ammenda per cori di disturbo durante gli inni nazionali da parte dei propri tifosi e ammonita per il numero insufficiente di steward forniti a guardia del proprio settore. Quest’ultimo punto verrà ridiscusso nella prossima riunione il 21 novembre per una proroga richiesta dalla Football Association inglese
(da agenzie)
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