COSA PREVEDE IL DIRITTO INTERNAZIONALE PER I MIGRANTI DEL MEDITERRANEO
UNCLOS E REGOLAMENTO DI DUBLINO
Il diritto internazionale è chiaro al riguardo. Le regole da seguire sono stabilite in particolar modo dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) e, a livello europeo, dal Regolamento di Dublino. Entrambe le carte sono state firmate dall’Italia.
La prima prevede che chiunque si trovi in pericolo in mare vada salvato. Il soccorso si conclude solo con uno sbarco sicuro nel porto più vicino ed è un dovere che deve essere rispettato da tutti.
«Ogni Stato deve esigere che il comandante di una nave presti soccorso a chiunque sia trovato in mare in condizioni di pericolo», recita l’articolo 98, mentre il 19 prevede che «in nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati».
Quanto al Regolamento di Dublino, applicato in ambito europeo, il documento stabilisce «i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide».
In poche parole spetta allo Stato di «primo ingresso illegale» prendersi carico della richiesta di asilo.
Vista la posizione geografica dell’Italia, spesso è il nostro Paese a rispondere della gestione dei migranti, nonostante il criterio del «primo ingresso illegale» venga dopo quello dello «Stato membro dove può meglio realizzarsi il ricongiungimento familiare» e quello dello «Stato membro che ha rilasciato al richiedente un titolo di soggiorno o un visto di ingresso in corso di validità».
(da agenzie)
Leave a Reply