CROSETTO (FDI): “ATTENZIONE, DRAGHI ORA PUO’ SPACCARE IL CENTRODESTRA”
INTERVISTA AL COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA
Che succede con Draghi secondo lei Crosetto?
“Draghi inizierà le consultazioni, ha deciso di parlare con il Parlamento e con i partiti. Mi auguro esprimerà le sue idee in relazione al Recovery Fund che mi sembra la parte più banale da compilare. Il problema sono le riforme: bisogna capire che idee ha sulla Giustizia, sul Fisco, sulla Burocrazia. Le riforme di base che ci vengono chieste per poter accedere ai fondi del Recovery Plan”.
Il M5s sembrerebbe essere compatto sul No alla Fiducia a Draghi?
“Sì, sembra compatto . C’è il centrodestra che deve decidere cosa fare..”.
Appunto, questo governo Draghi chi lo vota? Il centrodestra compatto può arrivare a votare la fiducia a Draghi?
“Forza Italia è disponibile da mesi a votare la fiducia a un eventuale governo Draghi, Meloni è indisponibile perchè giustamente chiede le elezioni. La Lega non si è ben capito. Giorgia Meloni pur di mantenere unito il centrodestra ha fatto un passo in avanti dicendo che al massimo potremmo astenerci. Anche perchè se i 5stelle votano contro il governo non potrebbe partire. Però sono ancora in sospeso, difatti non è ancora uscito un comunicato congiunto del centrodestra. Non hanno ancora deciso di partecipare tutti insieme alle consultazioni”.
Quindi la mano è a Salvini?
“Anche a Salvini, al centrodestra principalmente perchè il Pd è allineato”.
Lei ci ha parlato in queste ore con Salvini?
“Io non parlo mai con nessuno”.
Ci dica la verità ..
“La Lega deciderà da sola. Draghi è una persona di un’autorevolezza tale per cui la risposta non può essere superficiale da parte di nessuno”.
Se dovesse mandare un messaggio a Salvini quale sarebbe?
“Penso che il centrodestra debba rimanere unito, perchè dall’altra parte c’è il tentativo di tenere unita persino l’alleanza 5S-Pd. Sarebbe surreale: di là cercano di stare insieme nonostante siano incompatibili e da questa parte dove sono sempre stati insieme si dividano”.
Però in tutto questo gioco Pd e M5s rischiano di spaccarsi. Che poi forse era anche una delle motivazioni per cui Renzi ha fatto tutto questo..
“Renzi non lo riesco a capire, non lo so cosa concretizzerà Italia Viva”
Draghi oggi può essere quello che spacca il centrodestra?
“Se non dovessero trovare una soluzione unitaria sì. Quello che spacca tutto è il panorama politico. Draghi arriva con una forza che è data dalla sua storia ma che è data soprattutto dalle amicizie internazionali, da come lo guardano la Bce e l’Europa che pochi altri potrebbero avere. È avvantaggiato”.
In tutto questo c’è un’altra eventuale spaccatura interna della Lega stessa. Giorgietti è a favore di un governo Draghi mentre Salvini è sempre stato un po’ più restio
“Diciamo che la frattura riguarda tutti i partiti, tranne Fratelli d’Italia. Nella Lega Giorgietti e Zaia e Salvini. Riguarda la stessa Forza Italia dove c’è una parte che vorrebbe andare alle elezioni. Riguarda il Pd dove c’è una parte che parla di meno ma che vorrebbe andare alle elezioni direttamente. Riguarda anche gli stessi 5S”.
Non l’abbiamo bruciato l’italiano numero uno al mondo?
“Non l’ho capita, sarebbe stato più facile trovare un’intesa probabilmente con tutto il Parlamento su alcune cose serie fatte da una persona autorevole con le elezioni convocate per giugno/luglio. Con Draghi l’impegno è andato un po’ oltre”.
È andato un po’ oltre e rischia di giocarsi anche il Quirinale se dovesse diventare premier?
“Il Quirinale è una cosa talmente avanti. Un anno di questi periodi è un tempo lunghissimo. Se governasse bene e si guadagnasse il rispetto e sarebbe chiaramente indicato. Anche se a quel punto se uno governasse bene dovrebbe spiegare perchè vorrebbe lasciare”.
(da TPI)
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