DAI PUTTANIERI AI PREZZOLATI: IL GOVERNO LAVITOLA-FRATTINI DA’ PER BUONA LA CARTA DA PACCHI ARRIVATA DA ST. LUCIA SULLA CASA DI MONTECARLO
IL GOVERNO DEGLI ACCATTONI VUOL FAR DIMENTICARE I FESTINI AD ARCORE: FRATTINI SI ERA TENUTO NEL CASSETTO DA SETTIMANE UN PRESUNTO DOCUMENTO DI UN GOVERNO DI PATACCARI DOVE SI DIREBBE CHE TULLIANI E’ IL PROPRIETARIO DELL’APPARTAMENTO… IL COMPLICE LAVITOLA SONO MESI CHE CI LAVORA E, A MISSIONE COMPIUTA, E’ STATO RICEVUTO DAL PREMIER PER DUE ORE… POI SCATTA L’OPERAZIONE IN SENATO CON LA CONNIVENZA DELL’INDEGNO SCHIFANI… TUTTA L’OPPOSIZIONE PER PROTESTA HA ABBANDONATO L’AULA
“Alcune settimane fa ho ottenuto risposta dalle autorità di Saint Lucia che me ne hanno certificato l’autenticità per la veridicità dei dati contenuti in questi documenti. Il documento è stato messo a disposizione della Procura di Roma, io non posso dire nulla sul suo contenuto”.
Lo ho detto il ministro degli Esteri Franco Frattini riferendo al Senato sulle presunte informazioni ricevute dal primo ministro di Santa Lucia in relazione alla compravendita dell’appartemento di Montecarlo la cui proprietà è stata attribuita a Giancarlo Tulliani, il cognato del presidente della Camera Gianfranco Fini.
L’intervento del capo della Farnesina a palazzo Madama è arrivato dopo una discussione aspra tra maggioranza e opposizione sull’opportunità dell’iniziativa del ministro.
La vicenda ha suscitato giustamente molte polemiche.
Francesco Rutelli ha annunciato di non volere essere presente in aula per ascoltare l’intervento del Ministro.
L’Italia dei Valori, con Felice Belisario, ha detto di considerare sospetta la solerzia con cui Frattini si è presentato in aula a rispondere, a 24 ore dalla presentazione dell’interrogazione, quando alcune altre interrogazioni giacciono senza risposta da alcuni anni.
Il finiano Carmelo Briguglio ha invece puntato il dito contro Berlusconi, accusandolo di avere «piegato» il ministro degli Esteri e il presidente del Senato, Renato Schifani, per esigenze di battaglia politica.
Un altro finiano, Pasquale Viespoli, ha sottolineato con una battuta che lui stesso ha definito «amara», il fatto che la giornata iniziata con le note de «La vita è bella» in occasione del giorno della memoria, si sia trasformata in «Lavitola è bella», con riferimento all’ex esponente del Psi che avrebbe fatto da mediatore con il governo di Santa Lucia per sollecitarne l’intervento.
“Non è possibile – aveva denunciato la Finocchiaro – piegare la presenza del governo in Aula a una necessità politica del tutto insignificante. Non è possibile che il ministro venga convocato e l’interrogazione venga messa subito all’ordine del giorno mentre decine di centinaia, non so se migliaia di atti di sindacato ispettivo giacciono dimenticati”.
Alla fine Frattini ha parlato solo ai suoi servi, mentre tutta l’opposione ha abbandonato l’Aula.
Ma andiamo per gradi, con alcune considerazioni.
1) Frattini ha ammesso che “da alcune settimane” avrebbe a sue mani questa carta da pacchi: come mai l’ha tirata fuori solo ora, mentre emerge lo scandalo delle minorenni e delle prostitute che frequentavano il premier ad Arcore?
2) Chi vogliono prendere per il culo, il suddetto ministro e il presidente del Senato Schifani, mettendo in 24 ore in discussione una interrogazione quando solitamente queste vengono trattate dopo mesi dalla loro presentazione?
3) Che ruolo ha avuto il solito prezzolato Lavitola, direttore dell’Avanti e destinatario di milioni di euro da parte del governo italiano per un giornale che non legge nessuno?
Come mai Lavitola è sempre presente a St. Lucia quando si parla del caso Tulliani, ben introdotto a corte di quella Repubblica delle banane?
Come mai è stato ricevuto, a missione compiuta, due ore a Palazzo Grazioli dal premier due giorni fa? Su cosa doveva riferire?
Perchè non si fanno accertamenti bancari su questo soggetto che gira il Sudamerica con aerei di Stato?
Come mai fino a qualche tempo fa aveva le pezze al culo e ora non piu?
4) Chi ha richiesto quei documenti?
Il tribunale di Roma, che aveva già prosciolto Fini, no di certo: le avrebbe chieste il governo italiano.
A che titolo, a fronte di che reato, con che finalità , quando invece dovrebbe essere competenza dell’autorità giudiziaria, laddove ne emergesse una reale esigenza?
5) Frattini si permette di dare per buone delle carte da pacchi di un governo ridicolo che per prassi copre tutte le operazioni off-shore, garantendo l’anonimato ai suoi clienti.
In questo caso quale motivazione l’avrebbe indotto a violare il segreto che mantiene per tutti?
Che livello di corruzione esiste in quel Paese e chi garantisce a Frattini che il documento che lui spaccia per buono non sia un pacco?
Ch titolo ha lui per giudicarlo attendibile, se non quello di essere un servo del premier?
Ora sarà la Procura di Roma a decidere il valore del documento ai fini processuale, come è giusto che sia.
Se deciderà che non riguarda la figura del Presidente della Camera, ci auguriamo che la Procura e la Corte dei Conti indaghino su quanto è costato allo Stato italiano e a qualche privato questa patacca di Lavitola, chi ha pagato e quanto.
Se il governo italiano ha per caso finanziato qualche opera pubblica a St Lucia, se stanno attualmente operando a St. Lucia delle società italiane e a chi ne sono i titolari.
Se vi sono tracce di spostamenti di denaro da conti riconducibili a titolari italiani con destinatari ministri di St Lucia, come denunciato a suo tempo dai servizi segreti americani
Il tempo degli infamoni sta per scadere.
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