DARIO STEFANO: “BERLUSCONI E’ INCANDIDABILE PER ALMENO SEI ANNI”
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PER LE IMMUNITA’ DEL SENATO METTE ORDINE NEL CAOS DI CONGETTURE E IPOTESI SULL’AGIBILITA’ POLITICA DELL’EX PREMIER
Non solo la grazia non potrà incidere in alcun modo sulla legge Anticorruzione (firmata da Cancellieri, Patroni Griffi, Severino e Monti), che fa scattare l’incandidabilità non appena si riporti una condanna definitiva a più di 2 anni di reclusione, a prescindere da come questa si sconti, ribadisce con forza Stefano all’Ansa.
Ma i tempi perchè si scriva una parola fine su questa storia saranno rapidi, perchè la Giunta è già a buon punto.
Stefà no spiega di aver chiesto di alcuni documenti per chiarire il ruolo di Berlusconi in Mediaset: “Sulla base di un impegno assunto con tutti i gruppi presenti in Giunta ho fatto richiesta di una serie di documenti, tra cui gli atti concessori ed autorizzatori del gruppo Mediaset e le visure camerali riguardanti le cariche sociali nelle aziende ad esso riconducibili”
Secondo il senatore di Sel, la nota di qualche giorno fa di Napolitano sull’ipotesi della grazia e sulla richiesta di un ‘salvacondotto’ per Berlusconi avanzata con forza dal Pdl, chiarisce “tutto quello che c’era da chiarire”.
Ma lui ci tiene a ribadire un punto. “Occorre distinguere ed evitare di fare confusione sui ruoli: l’esecuzione della pena detentiva non è competenza della Giunta, trattandosi di sentenza definitiva.
Ciò chiarito, non ritengo opportuno che io entri nel merito di altri aspetti quali la grazia, gli arresti domiciliari o l’affidamento ai servizi sociali di competenza di altri organi dello Stato.
In relazione, invece, a eventuali future competizioni elettorali di Silvio Berlusconi, per i prossimi 6 anni gli Uffici elettorali non potranno ricevere la candidatura a causa dell’ incandidabilità prescritta dal Decreto 235 del 31 dicembre 2012 a meno che non intervenga una riabilitazione, su richiesta dello stesso Berlusconi.
Ma ciò – sottolinea Stefà no – è inimmaginabile, prima di almeno 2 anni. Quanto alla decadenza da senatore della XVII legislatura, invece, la decisione finale spetterà all’Assemblea del Senato, e non potranno esserci “salvacondotti” provenienti dall’esterno”.
Possibili novità in arrivo? “Una possibile novità , – risponde – forse l’unica, potrebbe venire dalla definitività della condanna alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici, che comporta anch’essa la decadenza dal mandato di Berlusconi. Credo, però, che quando arriverà non sarà più di competenza della Giunta perchè questa avrà già concluso il suo operato”.
Anna Laura Bussa
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