DECADENZA BERLUSCONI, DOMANI MATTINA IL VOTO PALESE PASSERA’ 7 A 6, LA LANZILLOTTA SI SCHIERA CON LE INDICAZIONI DI SCELTA CIVICA
DOPO UN POMERIGGIO DI FEROCI POLEMICHE E DI PRETESTI, DOMANI SI VA AVANTI AD OLTRANZA FINO AL VOTO
La Giunta per il regolamento del Senato è tornata a riunirsi oggi per decidere con quali modalità dovrà tenersi in Aula il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Ovvero, se confermare la prassi del voto segreto o modificare il regolamento introducendo il voto palese, ipotesi questa caldeggiata da Movimento 5 Stelle e Partito democratico.
Poco dopo l’apertura, i lavori sono stati sospesi su richiesta del Pdl in quanto le motivazioni della sentenza di interdizione diffuse oggi dalla Corte d’appello di Milano conterrebero delle novità . “La corte d’Appello di Milano ha appena detto che l’incandidabilità è una sanzione amministrativa, e pertanto non è retroattiva. Quindi dà ragione a noi e non c’è motivo di andare avanti”, ha detto il senatore del Pdl Francesco Nitto Palma.
L’obiezione avanzata al partito del Cavaliere non è però stata accolta e la Giunta ha deciso di procedere, anche se i lavori sono stati subito nuovamente sospesi per dare la precedenza ai lavori dell’Aula.
“La corte di appello di Milano non ha ascritto la sanzione dell’incandidabilità nel rango delle sanzioni amministrative ai sensi della legge 689 dell’81, bensì ha parlato semplicemente della procedura di incandidabilità , che segue un percorso autonomo rispetto alle sanzioni penali vere e proprie”, ha ricordato Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd.
“Dunque nulla di nuovo rispetto a quanto sostenuto da tutti coloro che ritengono applicabile la legge Severino al caso di specie. In buona sostanza la legge Severino è applicabile a Berlusconi, come già avvenuto nel caso di altri 37 cittadini italiani. Sono tentativi patetici visto che tra l’altro hanno votato anche loro la legge Severino. Basta stravolgimenti ad personam”, ha concluso.
Giunta per il regolamento convocata a oltranza, finchè non arriverà al voto sulle modalità per decidere in aula sulla decadenza di Silvio Berlusconi.
Questa, secondo quanto riferiscono fonti del senato, la decisione del presidente Pietro Grasso comunicati ai membri della giunta.
Dopo l’arrivo (in ritardo) di Zeller, iniziano a delinearsi gli schieramenti in giunta e gli orientamenti di voto.
A parte Grasso, i componenti della giunta sono 13.
A favore del voto segreto sarebbero, al momento, in sei (3 del Pdl, 1 della Lega, 1 di Gal e Zeller).
Per il voto palese, invece, sono in sette: 3 del pd, 2 m5s, 1 di sel. A cui si aggiunge, secondo quanto trapela da ambienti della giunta, anche Linda Lanzillotta (Sc), che si sarebbe detta incline a questo orientamento. Va rilevato che Renzi si è espresso per il voto palese proprio oggi e, la parte di Scelta civica cui la Lanzillotta fa riferimento (quella non solo filo-montiana, ma anche pro-alleanza con il Pd di Renzi) ha dato indicazione per il voto palese.
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