DECRETO LEGGE AMBIENTE: 2.000 EURO DI INCENTIVI ALLA ROTTAMAZIONE DI AUTO E SCONTO SUI PRODOTTI SFUSI
PREVISTI TAGLI PROGRESSIVI ALLE SPESE FISCALI AI SETTORI INQUINANTI
Inizia a circolare una bozza del decreto legge sull’ambiente, tema messo al centro dal nuovo programma di M5s e Pd, e prendono forma i provvedimenti sui quali lavora l’esecutivo. Si va da un bonus ‘rottamazione’ di 2 mila euro al taglio degli incentivi per le attività inquinanti.
L’incentivo per la rottamazione è destinato a chi risiede nelle città metropolitane e intende dismettere autovetture omologate fino alla classe euro 4. Vale cinque anni e può essere usato per abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, sharing mobility con veicoli elettrici o a zero emissioni, anche in favore dei familiari conviventi. Il testo che contiene le “misure urgenti per il contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell’economia verde”, nella versione in bozza, si compone di 14 articoli.
Nel menu degli interventi si trova la promozione del trasporto scolastico sostenibile, con un fondo in favore del servizio di scuola bus a ridotte emissioni per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, comunali e statali ricadenti nell’ambito delle città metropolitane: 10 milioni annui sul piatto.
Una delle misure disegnate è il maxi-sconto su saponi e alimentari sfusi, privi di confezione di plastica. “Al fine di ridurre la produzione di imballaggi per i beni alimentari e prodotti detergenti, per gli anni 2020, 2021 e 2022 è riconosciuto un contributo pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari o secondari”. Lo sconto è diretto per gli acquirenti e sotto forma di credito di imposta, nel limite di 10 milioni l’anno, per i venditori.
Spazio, poi, agli incentivi del trasporto a domicilio di prodotti; si va dalle azioni per il rimboschimento alle città verdi, dalla riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi al potenziamento della via e all’introduzione dell’impatto ambientale della regolamentazione, dallo sviluppo dei parchi nazionali alla tutela degli ecosistemi, all’istituzione di zone economiche ambientali a regime economico speciale, alla velocizzazione della pianificazione di emergenza per gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, all’economia circolare, al commissario unico per le discariche abusive.
Prende forma anche la spending review delle spese fiscali dannose per l’ambiente, da tempo invocata dal M5s come serbatoio di risorse.
Si prevede che dal 2020 quelle indicate nel catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi istituito presso il ministero dell’ambiente “sono ridotte nella misura almeno pari al 10% annuo sino al loro progressivo annullamento entro il 2040”; l’individuazione dei sussidi è demandata alla manovra e gli “importi sono destinati, nella misura del 50%, a uno specifico fondo istituito presso il ministero dell’economia per il finanziamento di interventi in materia ambientale, con priorità alla revisione dei sussidi ambientalmente favorevoli, alla diffusione e innovazione delle tecnologie e dei prodotti a basso contenuto di carbonio e al finanziamento di modelli di produzione e consumo sostenibili”, si legge nel decreto.
Per quanto riguarda la Via, viene previsto un potenziamento con “un’analisi della coerenza dell’opera ai fini dei cambiamenti climatici nell’intero ciclo di vita, al fine di valutarne la neutralità climatica anche mediante interventi di compensazione”; inoltre viene introdotta una valutazione di impatto sanitario nei siti di bonifica di interesse nazionale; viene posta maggiore attenzione alla compatibilità della regolamentazione con le misure di protezione dell’ambiente, il progressivo ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, l’indirizzo verso un’economia circolare, il contributo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati dalle nazioni unite: “Le amministrazioni centrali e territoriali, entro il 28 febbraio di ciascun anno, pubblicano sul proprio sito istituzionale il proprio bilancio ambientale, al fine di valutare gli impatti ambientali delle politiche settoriali, sociali e di sviluppo dell’ente, attuate o da attuare”, si legge inoltre nel testo. Presso la Presidenza del consiglio è istituita una piattaforma per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria.
(da agenzie)
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