DECRETO SVILUPPO ANCORA IN ALTO MARE: SI CERCANO FONDI, SGRAVI AL RIBASSO
LA BOZZA IN CONSIGLIO DEI MINISTRI VENERDI, MA SI CERCANO ANCORA LE COPERTURE…PASSERA ASSICURA: “TROVEREMO LE RISORSE”…ECCO LE NOVITA’
Fondi per la crescita, sgravi fiscali, semplificazioni. La bozza per il Decreto Sviluppo potrebbe essere presentata venerdì al Consiglio dei ministri.
Ma il nodo riguarda le coperture economiche dei provvedimenti.
Ragioneria dello Stato e ministero dello Sviluppo Economico sono al lavoro.
A quanto si apprende, la copertura potrebbe arrivare da un diverso regime di tassazione per le polizze emesse dalle compagnie assicurative estere che operano in Italia.
Oggi, proprio Corrado Passera, ha rassicurato sulle risorse: “Stiamo lavorando, vi assicuro che le troveremo”.
Ma la matassa è ancora tutta da sbrogliare e, rispetto alle versioni precedenti della bozza, molte misure potrebbero essere riviste al ribasso.
Le misure per la crescita.
Al centro della bozza il nuovo “Fondo per la crescita sostenibile”. Nasce dal Fondo speciale rotativo istituito nel 1982 e sarebbe destinato “al finanziamento di programmi e interventi con un impatto significativo in ambito nazionale sulla competitività dell’apparato produttivo”.
Promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, rafforzamento della struttura produttiva e promozione della presenza internazionale delle imprese. A definire priorità , forme e intensità massime di aiuto concedibili saranno il ministro dello Sviluppo economico di concerto con il ministro dell’Economia. Le misure saranno attivate con bandi e per la gestione degli interventi.
E il ministero dello Sviluppo potrà avvalersi anche di società in house.
Sgravi fiscali per le assunzioni qualificate.
Tra le misure, il credito d’imposta del 35%, con un limite massimo pari a 200 mila euro, per le imprese che assumeranno a tempo indeterminato personale altamente qualificato (laureati e specializzati).
Una misura su cui sarebbe in corso un braccio di ferro tra Ragioneria e ministero. Nelle precedenti versioni della bozza si era parlato di un tetto pari al 50%.
Ristrutturazioni.
Alcune misure dovrebbero riguardare le agevolazioni fiscali per chi s’impegna a ristrutturare la propria abitazione. Anche qui, è tutto in divenire. La ricerca delle risorse tiene al lavoro sia i tecnici del ministero che quelli della Ragioneria Generale dello Stato.
E non mancano voci sulla possibile cancellazione della norma nel provvedimento definitivo.
Le infrastrutture.
La decisione definitiva sulla realizzazione di infrastrutture energetiche già approvate con la procedura Via, ma sulle quali le amministrazioni regionali mostrano “inerzia” eccessiva, spetterà alla Presidenza del Consiglio.
Nella relazione si specifica che “sono attualmente in attesa di autorizzazione ingenti investimenti di operatori di mercato, per un ammontare di oltre dieci miliardi di euro che, se celermente autorizzati, potrebbero contribuire a crescita e a occupazione”.
Idrocarburi.
La bozza del decreto Sviluppo prevede un aumento del 3% delle royalties versate dai titolari delle concessioni di coltivazione per l’estrazione di idrocarburi in mare. In questo modo, sempre secondo la relazione illustrativa, “si finanziano le attività di salvaguardia del mare e di sicurezza delle operazioni offshore da parte dei ministeri interessati”, cioè quello dello Sviluppo economico e quello dell’Ambiente.
(da “La Repubblica”)
Leave a Reply