DESCRITTA COME “L’ECONOMISTA STRAPPATA ALLA MERKEL” DA DI MAIO, IN REALTA’ LEGGE SOLO L’ECONOMIST
ALESSIA D’ALESSANDRO AL NEW YORK TIMES CONFERMA LA BUFALA GRILLINA: “NESSUN CONTATTO POLITICO CON LA CDU DELLA MERKEL, SONO UNA SEMPLICE ASSISTENTE”
A domanda precisa del New York Times, “l’economista strappata alla Merkel” risponde facendo chiarezza.
Di Maio l’ha definita un’economista, che ha lavorato con la Cdu della Cancelliera Angela Merkel in Germania, è così?
«Non era esatto, non sono economista, nella mia vita privata leggo l’Economist».
La replica prestigiosa è di Alessia D’Alessandro ed è stata fornita all’inviato del New York Times Jason Horowitz, come racconta oggi Carmelo Lopapa su Repubblica:
Non di economista si trattava, ma di lettrice del prestigioso settimanale britannico. “Gigino” però non ha sbagliato del tutto — confida al giornalista americano la ragazza che a 18 anni ha lasciato la sua terra per Berlino: «Spero un giorno di diventare economista». Ecco.
«Di Maio ha fatto un po’ di confusione quando mi ha descritta come una che lavorava per un istituto legato alla Cdu e alla Merkel».
Della “confusione” se n’erano accorti anche a Berlino, subito dopo la presentazione by Di Maio della candidata che sfiderà nel collegio uninominale l’ex sindaco di Agropoli Franco Alfieri, uomo del governatore De Luca e soprannominato “il re delle fritture”.
Il think tank economico per il quale D’Alessandro aveva lavorato era intervenuto per sottolineare che forse la sua posizione alla Wirtschaftsrat «era stata esagerata : lei lavora come assistente, non ha contatti politici».
Anzi non aveva, dato che nel frattempo ha dovuto lasciare la Wirtschaftsrat. Se sarà sconfitta dal “re delle fritture”, potrà sempre coltivare i sogni da economista. E intanto continuare a leggere l’Economist.
In attesa di scoprire come possa fare un’assistente al marketing che si è candidata alle elezioni in Italia a diventare economista, dalla realtà parallela del MoVimento 5 Stelle è tutto.
(da “NextQuotidiano”)
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