DI MAIO ACCUSA SALVINI PER IL CAOS IN LIBIA: “IL DOSSIER ERA NELLE SUE MANI MA PARLO’ SOLO DI IMMIGRATI”
“AVOCO’ TOTALMENTE A SE’ IL DOSSIER LIBICO PER FARE SOLO PROPAGANDA ELETTORALE, ORA E’ L’ULTIMO CHE PUO’ DARE LEZIONI AL PROSSIMO”… ILLUMINAZIONI TARDIVE SULLA VIA DI DAMASCO: DI MAIO SI CHIEDA CHI GLIELO HA PERMESSO
Il capo politico del Movimento 5 Stelle — e, ora, ministro degli Esteri — parla del dossier libico e della cattiva gestione del caos avuta dall’Europa e anche dai governi italiani.
E, come sottolineato a più riprese rispondendo a diverse domande, la responsabilità della situazione di stallo è tutta dell’ex ministro dell’Interno che ha parlato di quella situazione solamente per fare campagna elettorale sui migranti.
«L’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini avocò totalmente a sè il dossier libico, puntando solo sull’immigrazione per farne un tema da campagna elettorale — ha detto, a scoppio ritardato Luigi Di Maio nella sua intervista a Il Fatto Quotidiano -. Una scelta del tutto sbagliata».
Quello che dice il capo politico del Movimento 5 Stelle è reale ed evidente: il leader della Lega si è prodigato quasi esclusivamente sul tema migratorio durante il suo mandato di 15 mesi.
Ma questa dichiarazione lo stesso Luigi Di Maio — e Giuseppe Conte — hanno lasciato carta bianca a Matteo Salvini sul dossier libico.
«Salvini non può dare lezioni sulla Libia, perchè la sua unica preoccupazione era non far partire migranti — ha proseguito Luigi Di Maio -. Ma qui se la guerra continua i rischi saranno ben altri, con la proliferazione di cellule terroristiche a pochi chilometri dalle nostre coste».
Illuminazioni sulla via di Damasco, ma tardive.
(da “NextQuotidiano”)
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