DI MAIO PARLA DELL’ILVA ALL’AULA VUOTA: I GRILLINI SONO SCAPPATI A CASA
ACCUSAVANO GLI ALTRI DI LATITANZA E ASSENZE IN PARLAMENTO, SONO FINITI COME GLI ALTRI
Certo a Roma fa caldo, ma non come in un altoforno. Eppure i giovani deputati grillini, forgiati alla ferrea scuola di Casaleggio, non resistono: è venerdì, bisogna tornare a casa, portare le camicie alla mamma, far vedere la macchina dal meccanico di fiducia, pagare qualche bolletta, andare al mare dove hanno lasciato i compagni del bar.
Così i banchi di Montecitorio sono deserti: un paio di Cinque stelle bivaccano annoiati, mentre il loro ministro e leader Luigi Di Maio, interviene sui destini dell’Ilva, una delle vicende industriali più delicate del paese con problemi occupazionali e ambientali che meriterebbero ben altra attenzione.
Soprattutto da parte di chi ha sempre messo nel mirino la classe politica — insieme alla Lega ugualmente assente – accusandola di latitanza e aveva promesso di aprire il Parlamento come una scatola di sardine.
Se il mega apriscatole fosse usato in queste ore, sotto ci si troverebbe il nulla.
Un nulla sul quale potrebbe franare la Repubblica.
(da agenzie)
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