DIBBA IL SOMMERGIBILE E’ SPARITO DI NUOVO
LO STATISTA GUATEMALTECO DA TRE GIORNI NON DA’ PIU’ SEGNI DI VITA, DOPO AVER PERORATO INVANO IL VOTO ANTICIPATO O IL RITORNO CON LA LEGA
Il padre Vittorio giusto l’altroieri ha auspicato il naufragio della barca di governo M5S-PD (e qualche giorno fa auspicava la fucilazione di Conte).
Il figlio Alessandro Di Battista invece non parla da ormai tre giorni.
Dibba il sommergibile / terror del commestibile si è dato di nuovo alla macchia e chissà se risponde alle chiamate della Fazi Editore che con la tempestività di un bradipo voleva fargli curare un libro su Bibbiano che adesso, diciamolo, può darsi tranquillamente in faccia.
L’ultima volta che si è visto in giro, tre giorno fa, lo ha fatto per dire “no ai Malagò e no ai Benetton“, da quel momento ne abbiamo perso tutti le tracce.
E prima che parta la ricerca in stile “Dov’è Wally?” è necessario che lo statista guatemalteco dia almeno un segnale di esistenza in vita.
Come stai, Dibba? Come l’hai preso, il governo M5S-PD (il dove è intuibile) e il fatto che non si andrà ad elezioni presto?
È vero, come dicono i maligni, che non hai intenzione di appoggiare Di Maio nel voto su Rousseau per il nuovo patto, un voto che comunque non conterà nulla?
La situazione è troppo grave per essere seria, ma non pensi che sarebbe il caso di non lasciare così tanto spazio al tuo parody account, anche perchè rischia da un momento all’altro di essere giudicato più credibile dell’originale?
Dibba, non ci far preoccupare. Dì qualcosa. Oppure cantaci una canzone: “We all live in a Dibba Submarine, Dibba Submarine, Dibba Submarine“.
(da “NextQuotidiano”)
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