DISABILI GRAVI IN SCIOPERO DELLA FAME E DEI FARMACI: A QUESTO SIAMO RIDOTTI IN ITALIA
PARTITA LA PROTESTA DI 43 DISABILI PER CHIEDERE IL RIPRISTINO DEI FONDI PER L’ASSISTENZA DOMICILIARE DI CHI HA BISOGNO DI CURE 24 ORE SU 24
Protestano da ieri 43 disabili gravi e gravissimi di tutta Italia, tra
La protesta mira a chiedere per l’ennesima volta al Governo il ripristino dei fondi per l’assistenza domiciliare per le persone che hanno bisogno di cure 24 ore su 24.
La sospensione graduale dell’alimentazione è già cominciata e i disabili sono pronti ad andare fino in fondo, fino alla sospensione di qualsiasi forma di alimentazione.
La lista delle 43 persone è stata consegnata al Governo nei giorni scorsi.
Molte le motivazioni che inducono i disabili e le loro famiglie a questa scelta, tanto coraggiosa quanto rischiosa, giacchè dei 43 disabili che aderiscono alla protesta, tutti hanno patologie neurodegenerative progressive, tipo SLA, distrofia muscolare e sclerosi multipla, quasi la metà è allettata, paralizzata, con tracheotomia e PEG e vivono collegati a macchine salvavita.
“Aderiamo a questa protesta — si legge in una nota alla stampa – perchè i malati gravi e gravissimi non hanno l’assistenza di 24 ore su 24 ore, per 7 giorni su 7; perchè le nostre proposte, ripetutamente fatte pervenire al Ministro al Welfare Fornero e al Presidente del Consiglio Monti, oltre a garantire qualità della vita, le cure domiciliari costano meno alla Pubblica Amministrazione dei ricoveri in strutture ospedaliere; perchè in Italia non c’è il riconoscimento della figura del care-giver; perchè la politica economica del Governo in merito all’assestamento di bilancio è indirizzata solo e solamente contro le fasce più deboli ed in particolar modo contro i disabili; perchè si continua a procrastinare il diritto all’assistenza e si continua a giocare a rimpiattino sulla pelle dei disabili gravi e gravissimi; perchè il Governo ha deciso di dedicare parte dei 658 milioni di euro dell’art. 23 comma 8, legge spending review, alla non autosufficienza, in particolare ai disabili gravi e gravissimi ma a tutt’oggi, vi è la mancanza assoluta di un piano organico per la non autosufficienza; perchè i partiti che sostengono questo Governo si trincerano davanti all’ineludibile fatalismo di votare tutti i tagli proposti senza reagire ai tagli orizzontali e senza proporre una sacrosanta patrimoniale con convinzione; perchè abbiamo presentato un progetto organico, a costo zero, che include il finanziamento citato, muove 1.650 milioni di euro, crea 90.000 posti di lavoro: aspettiamo una risposta ed una convocazione”.
Una rappresentanza dei 43 disabili aderisce e partecipa alla manifestazione “No Monti day” del 27 ottobre a Roma e organizza un presidio permanente davanti ad un ministero con sciopero della fame totale.
(da “il Redattore Sociale“)
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