Editoriale
NO MARINI NO PARTY? LA CORSA ALLE ELEZIONI…MA VANNO ANCORA VINTE… COERENZA, PROGRAMMA E UNITA’…LE TRAPPOLE DI VELTRONI E LA CORSA ALLE POLTRONE
Mentre Marini sfuma nelle brume abruzzesi e la Sinistra litiga al proprio interno ( non c’è componente che non abbia oppositori che la pensano in maniera diversa, dal neo PD alla cosa Rossa, passando per i neocentristi), la data delle elezioni anticipate si avvicina sempre più, unico rimedio alla frammentazione e alla “paura da referendum”, alla crisi economica e politica in cui versa ormai il nostro Paese.
Singolare che chi era compatto si stia sfasciando ( la Sinistra), chi era diviso si stia ricompattando ( Centrodestra)…potenza del richiamo del potere ( chi lo sta perdendo e chi ne sente ormai il “profumo”). Così, da chi sa di perdere, è tempo di regolamento di conti, da chi pensa di vincere ” le distinzioni non contano più”…Nulla di nuovo sotto il sole, intendiamoci…ma è proprio questo che invece ci preoccupa.
Avevamo sostenuto, in tempi non sospetti, che agli Italiani se fosse meglio il bipolarismo o il bipartitismo non fregava nulla ( in polemica con Fini che invece non parlava d’altro tutti i giorni), beh ora ci ritroviamo a fianco Fini che dice: ” Alla gente stanno a cuore i problemi concreti, non la riforma elettorale”…tanto da attirarsi gli strali del portavoce di Veltroni che lo apostrofa “sor Tentenna, che si butta di qua o di là secondo la convenienza”. Non eravamo indotti a questa considerazione da alcun sondaggio ( ora quelli ufficiali dicono che la legge elettorale interessa solo a un italiano su dieci) ma semplicemente dal frequentare la gente comune, dai loro argomentare, dalle loro preoccupazioni e speranze. Qualcuno si ricorderà che ritenevamo sciocco mettere in discussione la leadership di Berlusconi da parte dei partiti minori e farne una tragedia greca per tutto dicembre…ora Fini dice: ” Basta col tridente, è Berlusconi il nostro candidato”. seguito da Casini ovviamente. Valeva la pena dividere il centrodestra per mesi in polemiche sterili per poi arrivare a questa conclusione? Cosa è cambiato?
Che ci sono le elezioni alle porte e ogni partito vuole “realizzare”…prendiamo atto dello spirito di ritrovata unità , ma vogliamo verificarlo sul campo. Intanto il progetto di unificazione va avanti o ognuno resta per conto suo? Il rischio è che non si faccia chiarezza sul “percorso comune” e che al primo alito di vento (leggi cariche) si riscateni una polemica interna. Berlusconi intende andare avanti nel progetto “Partito del Popolo della Libertà “, rinnovando anche la classe dirigente di Forza Italia? Casini e la Lega sono sempre ancorati al “particulare” o vogliono cominciare a ragionare su un “progetto comune”, invece che difendere i propri confini col 5% ciascuno?
Il problema, a nostro avviso, non è partito unico o no, ma progetto comune o no. Bene hanno fatto Berlusconi e Fini a dare una svolta sul numero dei Ministri, annunciando una drastica riduzione a 12 ministri e 60 sottosegretari, noi diremmo che i sottosegretari potrebbero anche arrivare a 30 (come in Francia). Aggiungeremmo taglio drastico di auto blu e favori connessi. Fuori i partiti dalle nomine, avanti per concorsi, apertura a personalità di valore anche di sinistra ( come ha fatto Sarkozy in Francia) per dare un segnale di “cambiamento”, rinnovare le rappresentanze parlamentari, volti nuovi, basta con i “soliti noti”, largo ai giovani e alle donne, ma soprattutto a gente onesta e competente.
Scrivere un programma di 10 punti condivisi sui temi che interessano i cittadini ( tasse, economia, occupazione, lavoro, ambiente, giustizia, immigrazione, criminalità , etica, riduzione dei costi della casta) e su quelli chiedere il consenso …e poi andare fino in fondo, senza compromessi. Non sottovalutiamo la capacità di ripresa della Sinistra, da qui al momento del voto. La strada di Veltroni di “andare da solo” pagherà alla lunga, ne farà un innovatore alla luce di molti. Ora limiterà i danni e basta, ma in futuro potrebbe monetizzare una scelta apparentemente coraggiosa che gli permetterà di porsi come “il nuovo” di fronte alle “vecchie coalizioni”. Se quella di Centrodestra ritornasse litigiosa ad es , avrebbe buon gioco a sostenere che lui ha fatto la scelta giusta mentre a destra non si è avuto il coraggio.
Noi vorremmo che il centrodestra venisse premiato non perchè la precedente coalizione ha governato male, ma perchè le nostre idee sono condivise e poi applicate…altrimenti la politica italiana diventa un Luna Park dove “finito un giro, sale subito l’altro sulle macchinine”. La Sinistra ha fallito miseramente nel progetto che si era proposta, ora tocca al centrodestra procedere alla modernizzazione del Paese, deve farlo con una buona dose di autocritica, scegliendo bene il personale politico, lasciando alle spalle ambizioni personali e corsa alle poltrone, ma interpretando la richiesta del suo popolo … Un rilancio sui valori, sulla visione della vita, sul senso di far politica per la gente comune, la politica come servizio alla propria Comunità . Parlate di questo in campagna elettorale, parlate al cuore e alla coscienza degli Italiani, parlate chiaro, senza dare illusioni Entrate in un supermercato ogni tanto, ascoltate la gente …date una svolta al modo di far politica dei salotti “bene”…la gente non ne può più…
La vignetta è tratta da: www.ilgiulivo.com
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