EFFETTO CRISI DI GOVERNO: LO SPREAD VOLA, MEDIASET CROLLA
BALZO IN APERTURA DA 264 A 290, PIAZZA AFFARI A -2,4%, MEDIASET A -4,39%, MONDADORI A -5,24%
L’incertezza politica si fa sentire sui mercati finanziari.
Lo spread Btp-Bund schizza a quota 290 punti base in apertura con il rendimento dei nostri titoli di Stato che sale al 4,71% dopo le dimissioni dei ministri Pdl che aprono la crisi del governo Letta.
Il differenziale è di 26 punti più alto rispetto ai 264 della chiusura di venerdì.
La Borsa di Milano apre in calo con il Ftse Mib che cede in apertura il 2,4% a 17.229 punti.
A trascinare verso il basso l’indice di piazza Affari sono soprattutto i titoli bancari, affossati dal rialzo dello spread e dalle incertezze politiche: la peggiore è Monte dei Paschi, che cede il 6%, Intesa perde il 5% a 1,49 euro, Unicredit il 4%.
Sospese in asta di volatilità Mediobanca, Mediolanum, Ubi Banca e Ansaldo Sts.
Anche le aziende di casa Berlusconi aprono con il segno meno.
Il titolo di Mediaset, tra i peggiori ribassi del Ftse Mib, cede il 4,39% a 3,004 euro, con quasi 800mila pezzi passati di mano. In rosso anche Mediolanum, -1,74% in asta di volatilità , e Mondadori -5,24% a 0,886 euro.
Anche le altre Borse europee aprono in calo, ma con flessioni decisamente più contenute.
Parigi cede l’1,26% a 4.133 punti, mentre Francoforte perde l’1,15% a 8.561.
In rosso anche le piazze di Amsterdam -0,86% e Londra a 6.440 punti (-1,11%).
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