FESTA ABUSIVA NEL RESORT, IL DIRETTORE HA ANCORA RAGIONE LUI: “HO LA RESPONSABILITA’ DEI DIPENDENTI”
CERTO, QUELLA DI NON FARLI MORIRE… IL TAPPULLO E’ PEGGIORE DEL BUCO
Ieri sera una vera e propria festa di Capodanno nonostante i divieti: balli senza mascherina, brindisi e sala affollata in un resort di lusso di Padenghe sul Lago di Garda.
Una festa scoperta dopo che i presenti hanno postato i video sui social nonostante su ogni tavolo del ristorante la proprietà avesse lasciato un biglietto che chiedeva «vista l’attuale situazione di non divulgare foto e video sui social».
Su Facebook il direttore dell’albergo Ivan Favalli ha postato un video per spiegare la sua versione dai fatti su quanto accaduto.
Nel video, il direttore del resort si arrampica sugli specchi, minimizzando l’accaduto come una semplice esagerazione di quanche cliente un po’ alticcio ma subito redarguito.
Secondo il suo punto di vista, a giustificazione dell’ingiustificabile, lo Stato riserverebbe le briciole per supportare la loro struttura e loro hanno la necessità di lavorare per “sopravvivere”.
Peccato che in Italia ci siano oltre 72 mila morti di Covid e ogni giorno ce ne sono 400-500 e fregarsene delle regole significa alimentare la circolazione del virus con tutte le conseguenze.
Ma per Ivan Favalli era necessario lavorare perchè è sua la responsabilità sui dipendenti. E anche qui i dipendenti usati come alibi.
Dulcis in fundo, la richiesta di non postare sui social che era stata sottolineata prima della festa, non sarebbe dovuta alla volontà di farla franca, ma per non suscitare l’invidia dei vicini ristoratori o albergatori.
Davvero per non sucitare l’invidia e non per tenere nascosta l’indecenza?
(da Globalist)
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