FESTINI CON MINORENNI ADESCATI SUL WEB, DENUNCIATI 12 “INSOSPETTABILI” BENESTANTI
COINVOLTI IMPRENDITORI, ARCHITETTI, INGEGNERI: COSTOSI REGALI A 14ENNI PER PRESTAZIONI SESSUALI … EVVIVA L’ITALIA BENPENSANTE CHE DIFENDE I NOSTRI “VALORI IDENTITARI”
Il caso è venuto alla luce quando i genitori di uno studente genovese di 15 anni controllando il suo profilo Facebook hanno intercettato nella posta elettronica – eliminata in maniera superficiale dal ragazzo – messaggi e foto a sfondo sessuale, ricevuti da alcuni adulti.
Dalla denuncia formalizzata in questura poche ore dopo da mamma e papà è scattata, quindi, una maxi-indagine a Genova sulla prostituzione minorile che ha fatto finire nei guai dodici insospettabili genovesi, nei confronti dei quali nei giorni scorsi la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio.
Tra questi ci sono imprenditori, liberi professionisti (tra cui un ingegnere e un architetto) e pensionati che sul web, attraverso social network e chat, avevano adescato un nutrito gruppo di ragazzini minorenni.
E con i quali organizzavano festini a luci rosse all’interno di ville e abitazioni cittadine.
Il tutto in cambio di regali anche costosi: capi di abbigliamento firmati, accessori tecnologici e smartphone. Oggetti che, secondo quanto accertato, venivano regalati ai giovani per convincerli a consumare rapporti sessuali.
Un giro di prostituzione vero e proprio, dunque, scoperto grazie alle indagini condotte dagli agenti della squadra investigativa della polizia postale di Genova in collaborazione con i colleghi del nucleo di polizia della Procura.
Il sostituto procuratore Piercarlo Di Gennaro che ha coordinato l’inchiesta, infatti, ha chiesto il processo per dodici persone. Il reato contestato è di prostituzione minorile. In caso di condanna, rischiano dai sei ai dodici anni di reclusione.
Secondo quanto accertato, infatti, i professionisti – tutte persone incensurate – avrebbero consumato a più riprese e in più di un’occasione rapporti sessuali con i giovanissimi.
Le vittime sono ragazzi di quattordici, quindici e sedici anni al massimo che nei mesi scorsi – con tutta la delicatezza possibile – sono stati interrogati dagli agenti con l’ausilio di psicologi specializzati.
Quasi tutti hanno confermato di essere stati prima adescati e poi convinti (in cambio di regali) a prostituirsi.
(da “il Secolo XIX”)
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