FINI A MIRABELLO: “BERLUSCONISMO AL TERMINE E IL TERZO POLO COME FORZA DI GOVERNO”
DISPONIBILITA’ A FIRMARE PER L’ABROGAZIONE DEL PORCELLUM: “SE E’ L’UNICO SISTEMA PER TOGLIERLO DI MEZZO, NON HO NESSUN PROBLEMA”… SULLA MANOVRA: “UN DOPPIO TRADIMENTO DAL PUNTO DI VISTA DELLA GIUSTIZIA SOCIALE”… MA RESTA PRESIDENTE DELLA CAMERA TRA LA DELUSIONE DELLA BASE
”Il berlusconismo è giunto al termine, nessuno sa quando calerà la tela, ma siamo già alla fine di un regno, per questo si deve creare un’alternativa ad un sistema bipolare che è primitivo, una specie di ordalia fra chi sta con Berlusconi e chi è contro”.
Lo sostiene il presidente della Camera Gianfranco Fini, che lo ha detto dal palco della festa di Fli di Mirabello.
Per poi aggiungere: ”Il terzo polo deve essere una unione di forze motivate dalla volontà di andare all’attacco non di giocare di rimessa: non può limitarsi ad un’alleanza che nel futuro veda parlamentari che non stanno nè di qua nè di là . Deve candidarsi come forza di governo del paese“.
“Non siamo pentiti di quel dito puntato” perchè l’aver lasciato il Pdl “non è stato un sabotaggio nei suoi confronti ma un atto d’amore nei confronti dell’Italia”, ha aggiunto il presidente della Camera in un discorso molto politico e poco istituzionale.
”Non bisogna avere esitazioni, ad andare avanti con maggiore determinazione” rispetto alla linea di opposizione neiconfronti dell’attuale governo.
Un governo, ha sottolineato, che vede la situazione inedita di considerare “la legalità un impaccio” mentre alla sua testa c’è chimostra di disprezzare l’Italia “cosa che nessun predecessore sisarebbe mai sognato di fare”.
Fini ha quindi rivendicato la scelta effettuata un anno fa sottolineando che è stata fatta anche pertenere alti “i valori del vero centrodestra”.
E alla luce degli sviluppi della situazione politica edeconomica dell’ultimo anno per Fini non ci sono dubbi: “I fatti ci hanno dato ragione”, mentre quello presieduto da Silvio Berlusconi è un esecutivo che “non ha fatto nulla per rafforzare la coesione sociale, anzi favorendo gli egoismi geografici e gli interessi particolari rischia di trasformare l’Italia in un paese dove tutti sono contro tutti”.
Il presidente della Camera ha detto di non aver nessun problema a firmare il referendum per l’abrogazione del porcellum: ”Se l’unico modo per togliersi di mezzo questo sistema elettorale è firmare il referendum, nessun timore nel farlo. Poi si discuterà ”.
E non è stato tenero neanche sulla manovra: ”La manovra economica varata dal governo rappresenta “un doppio tradimento dal punto di vista della giustizia sociale: non si tocca chi più potrebbe darementre con i tagli agli enti locali si colpisce chi ha di meno”, aggiungendo, inoltre che “il cosiddetto federalismo fiscale anzichè comportare una riduzione del carico fiscale, si sta traducendo in un aumento della pressione delle tasse” da parte degli enti locali a carico dei cittadini.
Poi l’affondo su Berlusconi: ”L’Italia ha bisogno di un nuovo governo e di un nuovo premier. Di un capo del governo che non dica resistere, resistere, resistere, ma che 24 ore su 24 pensi a governare, governare governare”.
Infine nessuna concessione alla base del partito che vorrebbe Fini a capo di Futuro e Libertà , lasciando la presidenza della Camera.
Fini ha ribadito che resterà nel suo ruolo istituzionale.
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