FINI BACCHETTA DONZELLI SUL CASO COSPITO: “HA SBAGLIATO, NON SI CONFONDE IL PARLAMENTO CON LA PIAZZA DEL COMIZIO”
L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA DA’ LEZIONI DI BON TON E DEFINISCE LA MELONI: “COME HA DETTO BONACCINI, NON E’ FASCISTA, E’ UNA DONNA DI DESTRA IN GAMBA”… AH BEH, SE LO HO DETTO BONACCINI, SIAMO TRANQUILLI… CARO FINI, AL PROSSIMO GIRO SPIEGACI QUALE DESTRA RAPPRESENTA LA MELONI E MAGARI CONFERMA O SMENTISCI LA VOCE DI UNA TUA CANDIDATURA ALLE EUROPEE IN FDI
Dal Superbonus al caso Cospito-Donzelli-Delmastro. Gianfranco Fini a 260 gradi sul governo Meloni. Che “come ha detto Bonaccini”, ci tiene a rimarcare l’ex presidente della Camera, “non è fascista, è una donna di destra in gamba”, dice a ‘Mezz’ora in più’ di lucia Annunziata su Rai3.
E Forza Italia e Silvio Berlusconi? Il partito “è una monarchia”, e il suo leader “è la suprema corte. Tutti i suoi ministri hanno votato a favore dell’abolizione del Superbonus, delle misure sull’Ucraina” del governo “non stanno implodendo, c’è una dialettica interna a quel partito”. Una stoccata anche a FdI sull’intervento alla Camera di Giovanni Donzelli che poi ha coinvolto il sottosegretario Andrea Delmastro creando un caso giudiziario ora al vaglio del Giurì d’onore. “Non si confonde l’Aula del Parlamento con la piazza del comizio. Non si lanciano accuse, in questo caso infondate”, dice il fondtore di Alleanza nazionale. Che però, sui toni eccessivi, bacchetta anche l’opposizione e in particolare il Pd. “I toni sono parte importante del dibattito politico – dice – e questo vale per maggioranza e opposizione. Non si può fare opposizione urlando sempre. Il Pd non segua la strada del M5S”.
Per Fini il Superbonus che sta animando in queste ore il dibattito politico creando divisioni all’interno della maggioranza “è un frutto avvelenato lasciato al governo e all’Italia dal governo Conte appoggiato dal Pd. Sono stati già spesi 110 miliardi per fronteggiare le spese. Questo è un fatto che nessuno può negare, non ha responsabilità il governo e c’è un debito enorme. Il guaio lo ha fatto chi ha fatto questo Superbonus”.
Stesso concetto ribadito oggi da Meloni nella sua rubrica social ‘Gli appunti di Giorgia’. “Ha fatto bene la premier a dire basta – aggiunge – poi è giusto che FI dica che va fatta qualche modifica per questi crediti di cui hanno goduto le imprese che le banche non vogliono sbloccare”.
Il partito di Berlusconi in Cdm ha votato lo stop, sottolinea Fini, poi hanno detto che era necessario riflettere su crediti incagliati, e “se da una maggioranza escono critiche costruttive vanno accolte, è accaduto in tutti i governi, e dò per scontato che lo saranno. Nulla di nuovo sotto il sole. Si risolve. Il guaio lo ha fatto chi ha concepito il Superbonus”, ribadisce.
Caso Donzelli sull’anarchico Alfredo Cospito.
Fini bacchetta il fedelissimo di Meloni: “Non si confonde un’Aula con un comizio, Donzelli ha dimenticato di essere un autorevolissimo esponente del partito della presidente del Consiglio…Ancor di più, Delmastro, il giorno in cui Meloni dice toni bassi, lui dichiara: ‘Il Pd si inchina alla mafia’. Accuse del tutto infondate”.
Quell’appello, spiega l’ex presidente della Camera, a placare gli animi e i toni “sono una parte importante del dibattito politico se vuole essere all’insegna della civiltà e del reciproco rispetto. Vale per alcuni esponenti della maggioranza e per buona parte dell’opposizione, con il Pd che spero scelga questa strada dopo quella lunga litania del congresso”.
Un ultimo commento sulle posizioni di Berlusconi sull’Ucraina e Putin. “Cose già note, le sue esternazioni hanno danneggiato in primo luogo Berlusconi, come si vede dalle decisioni del Ppe che ha disertato Napoli, Weber ha preso atto dell’imbarazzo delle delegazioni degli altri paesi. Berlusconi poi ha corretto, dicendo che ‘è uomo di pace’, ed è vero. Meloni ora fa bene ad andare a Kiev, a maggiore ragione. Dopo di che – conclude Fini – contano i fatti, e Forza Italia ha votato sempre tutti i provvedimenti del governo. Poi resta l’imbarazzo”.
(da agenzie)
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