FINI GIA’ PREVEDE NUOVI AGGUATI: “LA MACCHINA DEL FANGO E’ IN MOTO”
PERSINO A DETTA DEL VIMINALE QUELLA DI BELPIETRO E’ UNA PATACCA… BOCCHINO DENUNCIA “IL GIORNALE” PER STALKING… SI VUOLE COLPIRE IL TERZO POLO PER RIPORTARE CASINI VERSO BERLUSCONI
“La macchina del fango si è rimessa in moto, ormai hanno superato ogni limite”.
In partenza per le vacanze, Fini viene colpito a freddo dalla prima pagina di “Libero”.
Al di là di una scontata querela per diffamazione, la reazione del presidente della Camera è di grande fastidio per una “notizia demenziale” e filtra la sua preoccupazione per quello che ancora potranno “inventarsi” la coppia Feltri-Belpietro: “Se qualsiasi fandonia, pur di attaccarmi, viene pubblicata senza verificare nulla, cos’altro faranno uscire?”.
Che di una fandonia, anzi di una patacca, si tratti, sono convinti del resto anche al Viminale, dove non viene dato peso alla notizia pubblicata dal quotidiano.
Secondo Fini la staffetta Feltri-Belpietro è funzionale proprio al disegno di colpire gli avversari politici di Berlusconi.
Senza più l’impaccio di poter riferire direttamente al premier la regia politico-editoriale degli attacchi.
Dentro Fli qualcuno già pensa di sfidare Belpietro a rendere pubblica la sua dichiarazione dei redditi, per dimostrare quanta parte delle entrate del direttore sia dovuta a Mediaset (dove conduce la trasmissione Mattino Cinque) e quanto invece a Libero.
La certezza di Fini è che gli attacchi provengano da Arcore e che sia Silvio l’ispiratore della strategia.
Non è un caso che Della Vedova rispoveri il conflitto di interessi.
Italo Bocchino intende invece denunciare per stalking la direzione de “il Giornale”: “lo stalking non va riferito solo alle molestie sessuali, ma è un reato che riguarda una persecuzione frutto di molestie insistenti che generano ansia nelle vittime: è il caso mio e di mia moglie”.
E tramite l’avvocato, Bocchino annuncia: “stavolta mi voglio divertire, chiederò alla Procura di Milano di verificare la responsabilità dell’editore occulto, Silvio Berlscuoni, negli attacchi alla mia persona. Hanno violato il mio diritto alla libertà di pensiero e la libertà d’impresa di mia moglie”.
Quanto alle notizie pubblicate su “Libero” Bocchino commenta: “Lasciamo perdere la storia dell’attentato che fa soltanto ridere, ma pensare che Fini possa andare con una prostituta è ridicolo. Se è vero io mi faccio prete. Ma andiamo! La terza carica dello Stato che si infila in un portone e pensa di passare inosservato. E gli uomini della scorta? E la prefettura?”.
Nei commenti dei finiani, prevale una lettura politica degli eventi.
Certo, c’è la pressione crescente su Fini per indurlo alle dimissioni da presidente della Camera.
E qualcuno ricorda che un anno fa il premier accennò a “cinque” motivi per cui Fini avrebbe dovuto lasciare quella carica,
Sapeva forse il premier del contenuto dell’articolo?
Inoltre c’è la sensazione che si possa puntare a un obiettivo più ambizioso: colpire il Terzo polo”, puntando a indebolire uno dei due leader del raggruppamento, per poi riportare Casini vicino al governo.
E Briguglio sostiene apertamente che la nascita del terzo Polo sarà acccompagnata dai dossieraggi della stampa padronale.
Leave a Reply