FINI SABATO A GENOVA PER PARLARE DEI GIOVANI: NEL PDL SCOPPIA LA CRISI DI PANICO
INVITATO DA UN’ASSOCIAZIONE NELLA SUA VESTE ISTITUZIONALE PER PRESENTARE LA “CARTA DI PRINCIPI EDUCATIVI”, IL PDL LOCALE NON TROVA DI MEGLIO CHE CRIMINALIZZARE IL PRESIDENTE DI “JANUA” CHE E’ ANCHE NEL DIRETTIVO LOCALE DEL PARTITO DELL’AMORE… ORA E’ UN “TRADITORE” ANCHE LUI E VOGLIONO DEFENESTRARLO… LA REPLICA: “INVITO CHI MI PARE”
Qualcuno ricorderà il detto “la madre degli imbecilli è sempre incinta”: a Genova, il partito dell’amore deve averlo sempre ben presente e non ha perso occasione di darne plastica dimostrazione.
Accade che domani, sabato 11 dicembre, alle ore 15.30, a palazzo Ducale, nella Sala del Maggior Consiglio, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, sia l’ospite d’onore del convegno “Il futuro e i giovani: la sfida delle associazioni, dei cittadini e delle famiglie”.
La finalità è etica, la predisposizione della “Carta dei principi educativi fondamentali”.
Presidente dell’associazione giovanile Janua, organizzatrice dell’evento, insieme a Gianni Testino, primario del servizio di alcologia del San Martino, è Luca Marchesi, già segretario dei giovani del Pdl e attualmente nel direttivo cittadino.
E questo è stato sufficiente perchè nel partito dell’amore si scatenasse l’inferno: telefonate infuocate tra l’establishment genovese e il giovane “traditore”, fino alle minacce di espulsione.
“Sono un privato cittadino che fa parte del direttivo di un partito politico e sono anche presidente di un’associazione culturale. Vista la natura dell’evento pensavo a una reazione diversa” si è difeso Marchesi.
“Loro possono pensare quello che gli pare, io penso ai contenuti della mia manifestazione” ha chiosato.
Neanche a farlo apposta, nella stessa location, vi sarà pure una staffetta: il mattino infatti ci sarà la riunione dei sopravvissuti del Pdl ligure, mobilitati con 15 pullman, a “sostegno del governo Berlusconi”contro il “traditore Fini”.
Finita la manifestazione dei vecchietti in gita, toccherà alla conferenza che “non ha nulla di politico, semmai ha finalità sociali”, come precisa il “neo-traditore” Marchesi.
Ma al coordinatore locale del Pdl non va giù: “Non posso impedire a nessuno di invitare la terza carica dello Stato (ma va, davvero?…), ma Fini, come sempre, si toglierà il cappello istituzionale per essere uomo di parte”.
Detto da uno che a Fini deve politicamente varie legislature tra Camera e Senato, devoto esecutore degli imput di Gianfri, uomo di parte da una vita, la frase fa sorridere chi lo conosce bene.
In fondo è anche giusto che il partito dell’amore abbia come mezzo espressivo quello di raccontare divertenti barzellette.
Il problema spesso è che l’umorismo è involontario.
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