FINI VOLA AL 60%, BERLUSCONI SCENDE AL 49% E GLI “STRONZI†COMINCIANO A FARSELA SOTTO
NEL SONDAGGIO DI MANNEHIMER PER IL “CORRIERE DELLA SERA”, IL PRESIDENTE DELLA CAMERA STACCA TUTTI…. IL POPOLO ITALIANO ISOLA I RAZZISTI, LA LEGA IN CALO… CALDEROLI DICE CHE E’ STRONZO ANCHE CHI ILLUDE GLI IMMIGRATI, MA COME MAI LA LEGA NON HA ESPULSO LA FECCIA LEGHISTA CHE AVEVA ADERITO AL GRUPPO “TORTURIAMO GLI IMMIGRATI”?
Per il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, “stronzo” è colui che discrimina un altro per il colore della pelle o per il Paese da cui proviene.
Chiunque lo faccia è giustamente definibile “stronzo”.
Aggiungeremmo: anche un povero sfigato mentecatto che sa dare un senso alla propria inutile esistenza solo scaricando la propria frustrazione su chi è diverso e più povero.
Il fatto che lo abbia detto il presidente della Camera ai giovani extracomunitari del centro interculturale Semina di Torpignattara, periferia di Roma, acquista un rilievo istituzionale importante.
Fini ha detto qualcosa di destra, profondamente di destra, perchè la destra non discrimina in base al colore della pelle e alla etnia, la destra deve garantire a tutti le stesse basi di partenza e poi emerga chi merita.
La destra vera deve permettere a tutti, anche ai figli degli operai e dei più poveri, la possibilità di fare strada nella vita, dando loro le stesse chance di cui godono i figli dei professionisti.
Questa è la vera giustizia sociale, di cui a destra esiste un vasto retroterra culturale.
Che esista un’altra destra, becera, egoista e razzista è altrettanto vero, come esistono tante sinistre. A certa destra razzista che in Italia governa e che spesso guarda ammirata al liberalismo selvaggio americano, ci limitiamo a ricordare che negli Usa l’istigazione all’odio razziale e peggio ancora la sua pratica sono, prima ancora che un grave reato, un attacco alla democrazia, alla libertà e ai diritti dello Stato americano.
Alle parole di Fini ha replicato il leghista Calderoli: “Fini ha ragione a dire che è stronzo chi dice che lo straniero è diverso, ma è altrettanto stronzo chi illude gli immigrati”.
Partiamo dalla prima parte della sua affermazione.
Prendiamo atto che per Calderoli sono quindi da ritenersi stronzi il suo capo Bossi quando parlò di africani definendoli ”bingo bongo”, il sindaco di Treviso Gentilini quando invitò a sparare agli immigrati “come ai leprotti”, l’eurodeputato Borghezio quando disinfettò i treni frequentati dalle nigeriane e diede fuoco ai pagliericci dei clochard, il capogruppo leghista a Milano Matteo Salvini quando propose la derattizzazione o invitò i napoletani a lavarsi.
Non ci risulta che Calderoli abbia mai proposto però l’espulsione dei suddetti o se ne sia andato sdegnato dalla Lega per queste affermazioni.
Non ci risulta nemmeno che in via Bellerio qualcuno abbia proposto la chiusura di venti sezioni della Lega che avevano aderito alla pagina della Lega Nord Mirano su Facebook che invitava a “torturare gli immigrati clandestini”, con adesioni di livello, come quella di Cota e del figlio di Bossi, tra tante.
Ci si è limitati a dissociarsi, ma prima la loro adesione l’avevano data, poi la pagina è stata chiusa in tutta fretta, ma i nomi rimangono.
In un altro Paese, ci sarebbero 400 persone inquisite per istigazione all’odio razziale e qualcuno sarebbe in galera.
Da noi ci si indigna solo se Fini chiama “stronzo” semplicemente chi lo è., dandone finalmente un’idea istituzionale.
Passiamo a chi “illuderebbe gli immigrati, garantendo lavoro a tutti”.
Intanto se 4 milioni di immigrati registrati lavorano in Italia, sono in regola e pagano le tasse è perchè certi lavori sono disposti a farli solo loro.
Basta con le ipocrisie: a spezzarsi la schiena sui campi, a pulire il culo agli anziani, a rischiare la pelle sui ponteggi, i giovani italiani non ci pensano proprio.
Vivono alle spalle della famiglia finchè possono, salvo le dovute eccezioni.
E questo in primo luogo al nord, dove gli imprenditori sono costretti ad assumere manodopera straniera, magari speculandoci sopra. Sono certi imprenditori padani che fanno soldi grazie agli immigrati in nero.
Il discorso immigrazione non può essere visto solo in chiave di sicurezza, ma di diritti e doveri, di rispetto delle leggi e di integrazione.
La politica della sicurezza leghista è un flop tragico, ci si vanta di bloccare due barconi con 50 clandestini africani e si fanno entrare 800.000 romeni dall’Est.
Hanno mortificato le forze dell’ordine con un trattamento miserabile, salvo cercare di destinare quattrini alle ronde. Come sono stati bloccati i finanziamenti alle ronde, sono spariti anche i rondisti.
Le forze dell’ordine si sbattono e arrestano mafiosi, nonostante Maroni, ma il ministro leghista ha la faccia tosta di andare in Tv a rivendicare il merito di quelle operazioni a cui lui ha tagliato persino i fondi per pagarsi i buoni pasto e la benzina fuori sede.
La Lega parla di linea dura, ma nessuno va a cercare mai un immigrato che, entrato con il visto turistico, poi sparisce e rimane in Italia senza che nessuno sappia che fa.
Una politica della sicurezza fatta solo di spot e alimentando ogni giorno la discriminazione razziale verso gli immigrati, causa di tutti i mali italici.
Si crea un nemico immaginario per giustificare la propria incapacità a risolvere i problemi, vecchia tecnica dei regimi totalitari.
Quando basterebbe una legge di tre righe: l’immigrato ha gli stessi diritti degli italiani, ma se commette un reato viene espulso immediatamente entro 24 ore.
Qua invece resta anche chi ne ha commessi a decine, in compenso ce la prendiamo con le badanti e con chi sbarca onestamente il lunario.
Lo Stato non è in grado di rimpatriare nessuno e mette in galera chi vive di reati solo dopo che ne ha commesso almeno dieci.
Forse a qualcuno conviene che certi fatti si verifichino, per poter continuare a fomentare odio razzista e a raccogliere voti tra i gonzi.
Se non ci fossero i gonzi, ci sarebbero anche meno stronzi.
A proposito di quelli che albergano nel centrodestra e che non perdono occasione per sostenere che “Fini rappresenta solo se stesso” o una piccola minoranza, il sondaggio di ieri dell’Osservatorio di Renato Mannheimer per il Corriere della Sera, causerà loro un attacco di panico.
Il gradimento di Fini è volato al 60%, quello di Berlusconi è sceso al 49%.
Tra poco il premier non arriverà neanche alla percentuale elettorale del centrodestra.
Qualcuno non ha ancora capito che il popolo italiano non è fatto di razzisti e che l’elettore del Pdl si è rotto i coglioni di un premier sotto perenne ricatto leghista per pararsi il culo dai processi.
Noi siamo perchè i processi si affrontino, non ci si sottragga, e perchè si aprano le celle per chi istiga all’odio razziale.
Qualche condanna senza condizionale e qualche sequestro dei beni come ai mafiosi e scommettiamo che i rivoluzionari della padagna del magna magna si tramuterebbero nell’agnellino da Giussano.
Siamo un Paese civile e come tale vorremmo essere rappresentati all’estero.
Leave a Reply