UFFICI PUBBLICI COL VIZIO DELLO SPRECO: LA DENUNCIA DELLA RAGIONERIA DELLO STATO
FORESTALI CON L’INDENNITA’ DI “ALTA QUOTA” MA CHE OPERANO SUL MARE, DOCENTI UNIVERSITARI CHE LAVORANO PER LA PROPRIA UNIVERSITA’ CON INCARICHI ESTERNI….ILLEGITTIME PROROGHE NEGLI APPALTI, CONSULENZE ASSEGNATE SENZA COMPARAZIONI, SQUILIBRI TRA ORARI DI LAVORO E ORARI DI SERVIZI
E’ lungo l’elenco degli sprechi della spesa pubblica, scovati dagli ispettori della Ragioneria Generale dello Stato nel corso dei controlli effettuati nel 2008.
Una attività che viene portata avanti ogni anno con l’obiettivo di “ricondurre ad economicità e legittimità le gestioni pubbliche, verificare la regolare produzioni dei servizi, suggerire i provvedimenti dai quali possono derivare economie nella gestione del bilancio”.
Anche nell’ultimo rapporto emerge un quadro “critico”, nonostante la crisi economica richieda alle amministrazioni pubbliche una sempre maggiore oculatezza nella gestione della spesa.
Ma vediamo alcune delle “ombre della spesa pubblica” italiana elencate nel documento.
Nei controlli sulla gestione degli alloggi di servizio gratuiti, connessi con l’incarico ed in temporanea concessione, la Ragioneria segnala in molti degli Uffici Territoriali del governo (le ex prefetture) “criticità riguardanti il mancato pagamento e l’eventuale correlato recupero delle utenze: acqua, luce, gas, canone televisivo, energia elettrica, riscaldamento, oneri condominiali e Tarsu”.
Vi è poi l’indennità di alta quota corrisposta al Corpo forestale che sarebbe destinata al “personale preposto all’attività di controllo del territorio in zone montane site al di sopra di 700 metri”.
Invece la percepiscono tutti coloro che svolgono servizio presso alcuni Comandi stazione ubicati lungo la costa, al livello del mare.
Passando agli enti previdenziali, la Ragioneria fa notare “l’evidente squilibrio esistente tra orario di lavoro, fissato in modo generalizzato per tutti i dipendenti dalle 7,30 alle 14,42, e l’orario di servizio per il pubblico, articolato dalle 7,30 alle 19.30.
Il che comporta il necessario ricorso alle turnazioni e al lavoro straordinario per la copertura del servizio nelle ore pomeridiane.
La Ragioneria segnala l’affidamento di incarichi di consulenza nella Sanità senza “l’attivazione di procedure comparative e e di selezione”, mentre per quanto riguarda gli appalti per lavori, servizi e forniture, si segnalano “numerose illeggittime proroghe”.
Per quanto concerne l’Università , “in quasi tutte le verifiche effettuate, è emerso il fenomeno degli incarichi professionali, di progettazione e direzione lavori, affidati dagli Atenei a propri docenti, sia a tempo pieno che a tempo definito, remunerati alla stregua di incarichi attribuiti a soggetti esterni all’Università e pertanto, con tariffe professionali di gran lunga superiori ala misura degli emolumenti previsti per il personale degli uffici tecnici interni”. Ora che la Ragioneria ha esposto anche quest’anno i gravi sprechi e le irregolarità nella Pubblica amministrazione, possiamo metterci l’anima in pace e attendere la relazione del prossimo anno.
Tanto nessuno interviene mai dopo queste denunce e , al di là delle passerelle e degli spot ministeriali, nel nostro Paese tutto rimane tragicamente come prima.
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