FONDI LEGA, I PM GENOVESI INTENZIONATI A INTERROGARE L’EX SEGRETARIA DI BOSSI DOPO LE RIVELAZIONI SUL RUOLO DI SALVINI
NELL’AMBITO DELL’INCHIESTA SUL RICICLAGGIO DEI 49 MILIONI DOPO L’AFFERMAZIONE CHE “SALVINI SAPEVA”
Potrebbe essere interrogata dai pm genovesi Daniela Cantamessa, ex segretaria storica di Umberto Bossi, che in una video intervista ha accusato Roberto Maroni di avere sperperato i soldi della Lega e il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di non avere fatto nulla pur essendo stato messo al corrente.
«Ne parleremo con i colleghi – ha detto il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi – e valuteremo se sentirla».
La donna potrebbe essere ascoltata nell’ambito dell’inchiesta sul riciclaggio di parte di 49 milioni di euro che, secondo i magistrati genovesi, sarebbero stati fatti sparire all’estero.
Quei soldi erano frutto della presunta maxi truffa che Bossi e Belsito misero in piedi ai danni dello Stato, presentando falsi bilanci per farsi dare contributi non dovuti. Cantamessa non aveva mai parlato dei soldi, nemmeno quando venne sentita come testimone nel processo di primo grado a Genova.
Nel video, Cantamessa sostiene che nel 2012 il Senatur lasciò nelle casse della Lega 40 milioni di euro. Dopo le sue dimissioni, il suo successore Maroni «invece di usare la struttura storica della Lega – ha raccontato la ex dipendente – utilizzava strutture esterne che avevano dei costi molto alti. Poi sempre nel 2012 è stato fatto un contratto all’avvocato di Maroni di qualche centinaio di euro all’ora.
Poi è stato portato lì un commercialista, anche lui esterno e presentava fatture su fatture, nonostante la Lega avesse la sua struttura contabile che funzionava.
A Salvini segnalai tutto, lui era vicesegretario federale, e con lui avevo un rapporto cameratesco. Era uno di noi. Gli dissi di fare qualcosa perchè stavano sparendo tutti i soldi. Ma non si sbilanciò molto quando glielo dissi. Tutto questo disastro è stato impostato dal 2012 in poi».
(da “il Secolo XIX”)
Leave a Reply