“FORZE STRANIERI IN IRAQ SARANNO CONSIDERATE OCCUPANTI, ITALIANI COMPRESI”: L’AVVISO DELLE BRIGATE SCITE HEZBOLLAH
IL “BENVENUTO” ALLA NOTIZIA CHE IL GOVERNO ITALIANO INTENDEREBBE INVIARE 450 SOLDATI A TUTELA DELLA DITTA CHE HA VINTO L’APPALTO ALLA DIGA DI MOSUL
Il premier Matteo Renzi aveva affermato che i militari italiani da inviare in Iraq non combatteranno, ma dalle brigate sciite irachene di Hezbollah arriva una minaccia che non si può ignorare: qualsiasi forza straniera in Iraq sarà considerata come una forza occupante, compresi gli italiani.
La minaccia-avvertimento lanciata dal portavoce delle Brigate sciite irachene Hezbollah, Jaafar al Husseini, arriva a stretto giro dall’annuncio del governo italiano sull’invio di 450 militari italiani a protezione dei lavori di ricostruzione della diga di Mosul, impianto il cui bando è stato vinto dalla società italiana Trevi di Cesena.
“La nostra posizione è chiara: qualsiasi forza straniera in Iraq sarà considerata una potenza occupante a cui dobbiamo resistere”, ha detto al Husseini commentando la notizia data da Renzi a Porta a Porta.
L’obiettivo della missione italiana a protezione della diga è impedire che i terroristi possano minare la sicurezza della zona.
Il pericolo di un crollo della struttura è stato più volte denunciato da funzionari iracheni e curdi.
La città di Mosul si trova nella provincia nordoccidentale di Ninive ed è considerata una roccaforte dello Stato islamico, che nel paese controlla ancora alcune aree più o meno estese nella provincia ed in quella di Salah al Din e al Anbar.
(da “Huffingtonpost”)
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