GALLI DISTRUGGE BONACCINI: “RIAPRIRE NON E’ STATA UNA SCELTA TECNICA, QUA DI SCIENTIFICO NON C’E’ NULLA”
“NON DITE CHE RIAPRIAMO IN SICUREZZA, E’ FALSO. DITE CHE SIETE DISPONIBILI A FAR SI’ CHE CI SARANNO MIGLIAIA DI MORTI IN PIU'”
Lo scontro tra il governatore della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli va in scena in diretta su Rai Tre, nella trasmissione condotta da Bianca Berlinguer, Cartabianca.
Si parla dei temi caldi del giorno, quindi: riaperture e coprifuoco. Sul coprifuoco la conduttrice chiede un commento sull’odg di Giorgia Meloni che oggi è stato respinto alla Camera.
Bonaccini risponde dicendo di non essersi interessato della faccenda, perché oberato di lavoro. Però poi si esprime, e sostiene una tesi che è un po’ nel mezzo, e cioè, dice: non posso dire che sia una stupidaggine, perché se vediamo che ci saranno i margini e i miglioramenti sufficienti, sarà giusto far slittare oltre l’orario. Che, comunque, è un po’ quello che la maggioranza ha sempre sostenuto.
Ma poi lo scontro con Galli sulle riaperture. Perché a un certo punto il governatore cita il famoso “rischio calcolato. Diamo qualche segno di fiducia agli italiani”.
E lì il professore non ci vede più, si fa paonazzo e urla:
“I calcoli non sono stati fatti su base scientifica. Queste decisioni sono state decisioni di tipo politico, diciamo chiaramente che si vuole questo. Diciamo che siamo disponibili a vedere che ci saranno qualche centinaio o migliaio di morti in più.”
Bonaccini si sente colpito, e chiede: “Perché è così nervoso? Lasci parlare anche gli altri”.
E qui la situazione in studio peggiora, perché l’infettivologo non ci vede più, e continua a parlare: “Lei continua a confondere la politica con il Paese, e guardi che gli italiani se ne accorgono. Dovrebbe vergognarsi!”.
A questo punto interviene Bianca Berlinguer, che chiede al medico: “La politica si è presa questa responsabilità senza tenere conto del comitato tecnico scientifico?”. Ecco la risposta di Galli: “Mi sembra di capire che di tecnico in questa questione c’è stato pochissimo, è stata una decisione politica. Dovete accettare una serie di conseguenze, ma non cercate di dire che possiamo riaprire in sicurezza. Questo non è vero. Prima di riaprire avremmo avuto bisogno (almeno) di altre 15 milioni di dosi.
(da “NextQuotidiano”)
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