“GIUDICHIAMO LA GIUDICE ROSSA. ECCO L’INDIRIZZO, ANDIAMO A TROVARE LA STREGA DI SINISTRA CHE HA BANDITO LE PEN” : LE MINACCE DEI CRIMINALI SOVRANISTI A BÉNÉDICTE DE PERTHUIS, LA PRESIDENTE DELLA CORTE 63ENNE CHE HA CONDANNATO MARINE LE PEN NEL PROCESSO SULLA FRODE AL PARLAMENTO EUROPEO. DE PERTHUIS È STATA MESSA SOTTO PROTEZIONE DELLA POLIZIA
LA LEADER DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL IMITA TRUMP: CHIAMA IL SUO POPOLO ALLA RIVOLTA CONTRO “IL GOVERNO DEI GIUDICI”… BASTEREBBE “ANDARE A TROVARE” A CASA QUESTA FECCIA DI ISTIGATORI A DELINQUERE E IN UNA NOTTE IL PROBLEMA SAREBBE RISOLTO
I tre magistrati del tribunale di Parigi che hanno condannato Marine Le Pen, e in particolare la presidente della corte Bénédicte de Perthuis, stanno ricevendo insulti e minacce. Gli attacchi più gravi con minacce di morte riguardano Perthuis, che è stata messa sotto protezione della polizia. Sui social si possono leggere messaggi come «giudichiamo la giudice», «ecco la giudice rossa» accanto alla sua foto, «ecco l’indirizzo, andiamola a trovare».
Le auto delle forze dell’ordine pattugliano le strade attorno alla sua abitazione da lunedì mattina, quando la magistrata ha pronunciato la sentenza. La condanna di Marine Le Pen e soprattutto la sua ineleggibilità hanno provocato reazioni molto dure e ancora ieri la leader del Rassemblement national ha detto che «tutta la sentenza è redatta in modo folle»
Il ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, ha definito «inaccettabili in una democrazia» le minacce contro la magistrata, e anche l’esponente del Rassemblement national Jean-Philippe Tanguy, pur durissimo contro la sentenza, ha definito le minacce «opera di delinquenti che vanno perseguiti con la massima severità».
Bénédicte de Perthuis, 63 anni, si trova così al centro del caso che sta scuotendo la democrazia francese. All’estrema destra, chi l’attacca sottolinea che la magistrata anni fa ha cominciato a dedicarsi agli affari finanziari prendendo ispirazione da Eva Joly, la giudice anti-corruzione che poi è entrata in politica candidandosi tra gli ecologisti, con una connotazione quindi chiaramente di sinistra.
Ma se la figura di riferimento appartiene a uno schieramento, Bénédicte de Perthuis è una giudice stimata per preparazione, imparzialità ed esperienza. Dopo gli studi di contabilità, ha cominciato a lavorare in uno studio di consulenza prima di sostenere con successo a 37 anni il concorso per l’ingresso in magistratura.
Ha iniziato come giudice del tribunale di famiglia a Le Havre, poi è diventata giudice istruttore a Pontoise prima di entrare nella sezione del tribunale di Parigi specializzata in casi finanziari. Qualche anno dopo, a capo della sezione, ha condannato l’ex ministro dell’Interno Claude Guéant, ex braccio destro di Nicolas Sarkozy, nel 2015.
(da Il Corriere della Sera)
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