GIULI DEVE SISTEMARE QUALCUNO CHE HA RIMOSSO MARIA LUISA PACELLI LA STORICA DELL’ARTE CHE DAL NULLA HA PORTATO 100.000 VISITATORI ALLA PINACOTECA NAZIONALE DI BOLOGNA?
ALTRO CHE EVOLIANO AUTONOMO, E’ SOLO UN PATETICO SIGNORSI’ ATTACCATO ALLA POLTRONA… LA CURATRICE ALLONTANATA CON UN SMS
“Non c’era alcun sentore. Da nominata, il 2 novembre 2020, ho tirato su un museo non ancora autonomo dal nulla, combattendo con la carenza di personale. Era finito in un cono d’ombra”, sottolinea, dopo la notizia della sua rimozione decisa dal ministero della Cultura.
“Sono riuscita a contattare il direttore generale dei musei Massimo Osanna: ha detto che era dispiaciuto, ma che non c’era nulla da fare. Avrei voluto che a parlare per me fossero i fatti. Mi aspetto che l’ente per cui lavoro agisca con un rispetto adeguato, nel momento in cui finisce un rapporto di lavoro. Davvero hanno fatto tutto il possibile? Non lo so, non credo”.
Il mancato rinnovo arriva dopo che, da marzo, la Pinacoteca è stata accorpata con un’altra decina di siti per costituire i Musei Nazionali di Bologna – Direzione regionale Musei nazionali Emilia-Romagna, un istituto giuridicamente nuovo: “Ma di fatto, dallo stesso marzo, ne ero già la direttrice. Sono stata responsabile di tutti quei siti. Me ne sono occupata notte e giorno. Ho gestito aperture e alluvioni. Non li ho tenuti in stand by. Ci sono i progetti del Pnrr. L’istituto è diventato molto ampio. Per forza di cose, adesso l’attività di gestione rallenterà in attesa del nuovo direttore. Ci sono tante decisioni da prendere, sono impegni grossi da portare avanti nel vortice della riforma”.
Intervistata dall’edizione locale del Resto del Carlino, Pacelli sottolinea: “Uno degli obiettivi al cuore del mio lavoro era riconnettere la Pinacoteca con il quartiere e la città, valorizzando il grande patrimonio che contiene e riportare la gente, a cominciare dai bolognesi, dentro le sue sale. Un obiettivo a cui abbiamo lavorato molto, non solo con le mostre, che ci hanno dato grande soddisfazione, ma anche con le iniziative ‘a latere'”.
(da agenzie)
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