GLI AMICI DEI BISCAZZIERI NASCONDONO LA NORMA SALVA-SLOT IN UN EMENDAMENTO
CONTINUA LA PROTESTA A GENOVA CONTRO LA GIUNTA LEGHISTA E LA SUA RUOTA DI SCORTA
Un emendamento “furbetto” per concedere un altro anno di proroga agli esercizi commerciali che ospitano slot machine e attività di gioco. In modo da permettere loro di derogare, per un anno, dalle rigide regole che la stessa Regione Liguria aveva imposto cinque anni fa sui limiti (distanze e metrature da rispettare) per contrastare la ludopatia.
La giunta regionale infila poche righe nell’ambito di un disegno di legge sull’urbanistica (sulla soppressione del comitato tecnico per il territorio) per prorogare la vita delle slot in Liguria.
Una giocata d’azzardo, che avviene il giorno dopo la manifestazione contro la proroga svolta sotto i portici della Regione. Ma i consiglieri di opposizione se ne accorgono e gridano allo scandalo:
«Una decisione vergognosa, degna dei peggiori stratagemmi della Prima Repubblica. Toti forza un testo che non c’entra nulla con l’azzardo perchè non ha il coraggio di portare un provvedimento specifico in aula. Ci chiediamo se anche il candidato alle amministrative genovesi Bucci condivida la stessa linea che hanno sul gioco d’azzardo Toti e i suoi padrini politici in Regione» provoca il gruppo Pd.
«Una vera e propria norma taglia-dissenso: Toti va avanti a colpi di provvedimenti calati dall’alto», denuncia Fabio Tosi per il M5S.
E il caso scoppia nello stesso giorno in cui la Consulta delle associazioni contro il gioco a premi in denaro e il Coordinamento regionale “Mettiamoci in gioco” hanno incontrato i capigruppo dei partiti in Regione.
«Opinioni così autorevoli meriterebbero un dibattito vero, non i sotterfugi rifilati da questa giunta. – carica Gianni Pastorino di Rete a sinistra – Avevamo proposto di sospendere temporaneamente le sanzioni, avevamo prospettato un’applicazione graduale del provvedimento che, lo ricordiamo, attende da 5 anni. Ci avevano promesso tavoli di lavoro sul tema. Tutte parole al vento — sottolinea Pastorino -. Il prossimo anno proporranno un’altra proroga, e avanti così, c’è da scommetterci. Non fosse stato sufficientemente chiaro, il centrodestra preferisce ossequiare i concessionari e le associazioni di categoria».
Inevitabile che sia negativo anche il commento delle associazioni, rappresentate all’incontro da Angelo Cifatte, Clizia Nicolella, Domenico Chionetti e altri.
«La Giunta regionale formula il suo frettoloso verdetto a favore dell’azzardo avendo ascoltato esclusivamente le ragioni economiche dei commercianti e dimostrando completa insensibilità alle ripercussioni del gioco sulla salute, sull’integrità delle famiglie, sulla tenuta della legalità , sulla sicurezza e sul decoro dei quartieri, mentre le opinioni di operatori pubblici e privati e delle associazioni che riportavano i gravi costi sociali della piaga del gioco non sono state ascoltate», denunciano.
Siamo di fronte, qualora ce ne fosse bisogno, all’ennesima ipocrisia della giunta leghista con ruota di scorta Toti: nelle piazze contro il gioco d’azzardo, quando governano con i biscazzieri.
Perchè sia chiara una cosa: chi ha un bar o una tabaccheria vuol dire che ha scelto il mestiere di vendere caffè, panini e bibite o sale e tabacchi, non di guadagnare con il gioco d’azzardo.
Per qualche anno ha lucrato, grazie allo Stato, anche su questo? Bene, la pacchia è finita, torni al suo mestiere.
Di famiglie rovinate ce ne sono troppe.
(da agenzie)
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