GLI IMMIGRATI CHE PIACCIONO AI SOVRANISTI: SFRUTTATI NELLE CAMPAGNE PER 3 EURO L’ORA, ARRESTATI DUE ITALIANI
CHI PROTESTAVA PER IL PANE DURO VENIVA CACCIATO
Lavoravano per 3 euro all’ora nelle campagne di Marsala e di Mazara del Vallo, ricevevano pane duro a pranzo e a cena, venivano sfruttati anche per 12 ore al giorno. Vivevano così diversi lavoratori immigrati, clandestini e regolari, reclutati da due agricoltori marsalesi, padre e figlio, Angelo e Sebastiano Valenti, di 68 e 35 anni, arrestati oggi dalla polizia di Trapani.
I due sono finiti ai domiciliari su ordine del gip di Marsala con l’accusa di sfruttamento della manodopera, “aggravato e in concorso”.
Il giudice ha disposto anche il sequestro preventivo di due vigneti e di un vasto oliveto, di proprietà degli arrestati, dove venivano fatti lavorare gli immigrati. Le indagini della squadra mobile diretta da Fabrizio Mustaro sono durate sei mesi e hanno accertato che i due caporali sfruttavano gli immigrati facendoli lavorare non solo nelle loro aziende, ma anche mettendoli a disposizione di altri agricoltori di Mazara del Vallo e di Marsala.
Quasi ogni mattina andavano a prelevarli con le loro macchine e li portavano nei campi per fare la vendemmia, la raccolta delle olive, della frutta e della verdura.
Sono state le intercettazioni e le telecamere messe dagli investigatori a inchiodare i caporali. I due arrestati facevano rapide contrattazioni con gli immigrati sulla paga oraria, sulle ore di lavoro e sul cibo e decidevano quale lavoratore impiegare: chi faceva troppe storie sul compenso o sul cibo veniva subito escluso.
Dalle indagini della polizia è emerso che gli arrestati sfruttavano la manodopera almeno da tre anni, facendo fare turni di lavoro massacranti che iniziavano alle 5 del mattino.
Tre euro era la paga oraria massima oltre alla “mangiarìa”, cioè il panino che i due caporali davano ai lavoratori come pasto della giornata, non sempre previsto se la paga era un pò più alta.
Spesso, però, il pane era duro e scarso; per questo motivo, alcuni degli immigrati sfruttati si lamentavano, chiedendo almeno del pane più morbido e più grande. I lavoratori si rivolgevano ai due uomini chiamandoli “padrone” e, questi, a loro volta li chiamavano con i nomi della settimana: “giovedì” era uno degli uomini sfruttati.
Gli immigrati venivano prelevati da un capannone nelle campagne di Marsala, dove vivevano in pessime condizioni igienico sanitarie, o erano reclutati direttamente nei centri di accoglienza per migranti. I terreni sequestrati dalla polizia saranno confiscati.
(da agenzie)
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