GOVERNO DEI MATTI, BOSSI CHIEDE CON UNA MOZIONE DI FISSARE UNA DATA IN CUI TERMININO LE OSTILITA’ IN LIBIA: VADA A TRIPOLI A FARLO FIRMARE DAL SUO COMPAGNO DI MERENDE ASSASSINO
DAL MANICOMIO ITALIA BERLUSCONI ASSICURA: “CON LA LEGA NESSUN PROBLEMA” , LA BRAMBILLA ANNUNCIA CHE LAMPEDUSA E’ RESTITUITA AL TURISMO PROPRIO MENTRE SBARCANO ALTRI 800 PROFUGHI E MARONI DELIRA: “I NUOVI SBARCHI CONSEGUENZE DELLE NOSTRE DUE BOMBE”
Il Senatùr è intervenuto ieri sera alla festa leghista nel capoluogo lombardo. Con lui il sindaco Letizia Moratti.
Su Parmalat ha detto: “Non so se riusciranno a portarla via” (forse non gli hanno ancora notificato che ormai i francesi se la sono di fatto presa)
Umberto Bossi ha parlato a Milano durante la festa dei giovani padani organizzata al castello Sforzesco.
Le prime parole del Senatùr sono per la crisi libica e il contrasto con il premier.
”Oggi — ha annunciato — abbiamo presentato una mozione, la potete leggere domattina sulla Padania, in cui tra le altre cose si chiede di stabilire la data in cui si terminano le ostilità ”.
Certo, sono con le mozioni nel Parlamento italiano che si convince Gheddafi a terminare di massacrare il suo popolo.
Ma perchè il Senatur non va a farla firmare a Tripoli al suo compagno di merende, nonchè criminale di guerra e assassino di bambini, Gheddafi?
O pensa che i contendenti firmino un cessate il fuoco dopo la sua mozione patacca?
Poi Bossi ha attaccato l’opposizione: “Alla sinistra non gliene frega niente della guerra, gli interessa solo fare cadere il governo, noi siamo contrari alla guerra per un altro discorso”.
Certo, per continuare a far affogare i profughi da Gheddafi contro pagamento di 20 miliardi di euro.
Ma, chissà come mai, sulla crisi di governo il leader leghista non vuole strappi.
E così a un militante che dalla platea gli ha urlato “bisogna mandare a casa Berlusconi”, Bossi ha risposto: “Va pian”.
Parole di cautela che pochi minuti dopo sono state seguite da quelle di Berlusconi, intervenuto telefonicamente a un convegno Pdl a Gubbio. ”La nostra coalizione non corre rischi”, ha detto il premier che ha poi spiegato: “La Lega sta preparando una mozione per quanto riguarda il nostro doloroso impegno in Libia. E’ un problema questo che ha creato qualche scombussolamento e qualche fibrillazione, ma che stiamo assolutamente superando. Già ci sono le loro dichiarazioni che non hanno mai pensato di creare problemi alla nostra maggioranza”.
Intanto, velate minacce al Pdl arrivano anche dal ministro Maroni intervenuto in serata a Desio che la spara più grossa del solito: “I nuovi sbarchi sono conseguenza delle bombe”.
Peccato che i nuovi arrivati siano in gran parte partiti dalla Tunisia e pure prima che sganciassimo due-bombe-due: che c’entrano con i bombardamenti italiani lo sa solo lui.
Da Milano, poi, Bossi, archiviato l’argomento Libia, ha confermato il sostegno alla Moratti, ma con un avvertimento: “Questa volta ti controlliamo”.
Prima si vede che i leghisti hanno dormito per 5 anni.
Ridicoli.
E poi: “Penso che il sindaco di Milano che sarà eletto avrà un vantaggio rispetto a quelli precedenti: avrà un sacco di soldi in più grazie al federalismo fiscale”.
Ma certo: con le nuove tasse che applicherà ai cittadini grazie al federalismo, avrà più soldi da sputtanare, concordiamo.
Il manicomio Italia continua.
Tranquilli: quelli dalle poltrone non si smuovono neanche se Gheddafi li bombardasse con gli ordigni a grappolo.
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