GRANATA PUO’ STARE TRANQUILLO: IL PRESIDENTE DEI PROBIVIRI E’ MASSONE E MEMBRO DELL’OPUS DEI
“LIBERO” ANTICIPA LA SENTENZA E TITOLA: “COSI’ I PROBIVIRI CACCERANNO GRANATA”… IL PLOTONE DI ESECUZIONE E’ AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO, TRA CHI HA GIA’ ESPRESSO LA SUA OPINIONE E QUINDI ANDREBBE RICUSATO, CHI VENDEVA LE SCOPE ELETTRICHE PORTA A PORTA INSIEME A SILVIO, CHI E’ IN CONFLITTO DI INTERESSI…. SE I FINIANI CHIEDESSERO IL DEFERIMENTO DI VERDINI E COSENTINO, IL TRIBUNALE SPECIALE VERREBBE SOMMERSO DI PRATICHE
Pare che un tale zelante vicepresidente prov. di Ravenna abbia chiesto formalmente il deferimento di Fabio Granata ai probiviri del Pdl.
Una iniziativa che però rischia di rivelarsi un autogol, perchè lo Statuto parla chiaro: “ogni associato che ritenga sia stata violata una norma dello Statuto o che sia stata commessa una infrazione disciplinare o un atto comunque lesivo del Pdl o degli interessi politici dello stesso, può promuovere con ricorso scritto il procedimento disciplinare avanti al competente Collegio dei probiviri”.
Pertanto chiunque abbia una tessera del Pdl da oggi potrebbe chiedere il deferimento di ministri, sottosegretari, parlamentari e chi più ne ha più ne metta.
Non apprezzate che nel Pdl vi sia un condannato a 7 anni per mafia?
Non condividete che un coordinatore sia accusato di far parte di una loggia massonica?
Ritenete ripugnante che un sottosegretario crei falsi dossier accusando Caldoro di andare a trans per impedire la sua candidatura a governatore della Campania?
Non ritenete giusto che a un ex ministro sia stato pagato, a sua insaputa, un appartamento con vista sul Colosseo?
Basta che scriviate ai probiviri e dovranno aprire una pratica, con regolare protocollo e numero iscrizione, ascoltare voi e i testimoni, redigere verbali: in caso venissero sommersi dai finiani di richieste, finirà che dovranno assumere anche qualche precario per smaltire le pratiche di notte.
Senza contare le beghe locali, gli scandaletti di provincia, le accuse di voto di scambio con la ‘ndrangheta” ( in Liguria un deputato, un cons. regionale e un cons. comunale del Pdl, tanto per scherzare…).
In ogni caso le condanne devo essere motivate per “infrazioni gravi alla disciplina di partito o per indegnità morale o politica”.
Fabio Granata, che ha sollevato dubbi su certi provvedimenti che avrebbero finito per ostacolare le indagini degli inquirenti sulle associazioni criminali e quelle di stampo massonico-affaristiche, può però stare tranquillo.
Il presidente dei probiviri, Vittorio Mathieu, è da tempo membro della Massoneria e dell’Opus Dei ed è tra i fondatori di Forza Italia.
Un altro uomo di peso è quel Giuliano Urbani , ex ministro, oggi presidente di una controllata della Tv di Stato, forzista, che ha già pubblicamente condannato Granata.
In una corte di giustizia italiana sarebbe oggetto di ricusazione, insomma.
Tra i nove componenti, spicca anche colui che andava a vendere le scope elettriche porta a porta con Silvio, ovvero Guido Possa, carriera di 7 anni in Fininvest, vice ministro della Moratti all’Istruzione nel 2001, forzista.
C’è infine, oltre a qualche altro avvocato di area forzista, Francesco Tofoni, ex An piazzato alla Atm di Milano, stretto collaboratore del ministro La Russa, in evidente conflitto di interessi.
ll sito web del Popolo della Libertà non ha neanche una sezione dedicata a questo particolare collegio e nella documentazione disponibile online non compaiono dichiarazioni ufficiali sui nove probiviri (si trova solamente il pdf dei probiviri di Forza Italia).
Il collegio non si è peraltro mai costituito formalmente nè riunito, che si sappia.
L’elenco ufficioso dei nomi può essere ricostruito basandosi sui verbali del Congresso del Pdl.
Non si sono mai riuniti e forse qualcuno di loro non sa nemmeno di far parte del Collegio nazionale dei probiviri del Popolo della Libertà .
I probiviri decidono a maggioranza con l’intervento di almeno cinque membri e i provvedimenti che assumono sono definitivi.
Ogni componente del partito che ritiene sia stata violata una norma dello statuto o sia stata commessa una infrazione disciplinare può decidere di ricorrere al Collegio dei probiviri.
Dunque qualsiasi altro collega di partito di Granata potrebbe fare domanda per far partire un’indagine disciplinare da parte del Collegio.
Sta a vedere che l’unico settore di partito che sarà costretto a lavorare in futuro diventerà quello dei probiviri, quando sarà sommerso da denunce.
Sarà divertente leggere anche le motivazioni che verranno addotte per l’esecuzione di Granata.
Se in Sicilia vi sono le targhe ricordo dei giudici “vittime della mafia”, a palazzo Grazioli spiccherà una targa alla memoria di Fabio “soppresso nel 2010 per aver combattuto la mafia e difeso la legalità “.
Forza, sparate al petto, miei uomini proni (probi è altra cosa).
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