“GRAZIE TORINO”, I PROFUGHI PULISCONO LA CITTA’: PER TRE MESI 27 RIFUGIATI SPAZZINI VOLONTARI
ACCORDO COMUNE E AMIAT, OGGI PRIMO GIORNO DI LAVORO… IN GRAN PARTE SONO NIGERIANI E PAKISTANI
“Grazie Torino”, c’è scritto così sulla casacchina giallo-fluo che da stamattina, e per dodici settimane, i torinesi vedranno addosso a 27 rifugiati, perlopiù pachistani e nigeriani, che si sono prestati alla città come “netturbini volontari”.
È il loro modo di ringraziare per l’accoglienza che hanno ricevuto: pulire parchi e giardini, spazzare i marciapiedi, raccogliere le foglie o i rifiuti sparsi per strada.
Oggi per loro è stato il primo giorno di lavoro.
Un turno di sei ore, che ripeteranno il prossimo sabato, per dodici sabati consecutivi. Finchè non toccherà ad altri, con cui si daranno il cambio di 12 settimane in 12 settimane, fino a fine anno. Questo, infatti, prevede il progetto nato da un accordo tra Comune e Amiat.
La prima squadra di “netturbini volontari” ha cominciato a lavorare stamattina dal giardino ai piedi del Monte dei Cappuccini. Ed è qui che li hanno raggiunti il sindaco Piero Fassino e il vicesindaco Elide Tisi, insieme al nuovo ad di Amiat, Gianluca Riu, per salutarli e augurare loro buon lavoro.
“E’ una forma di restituzione, su base volontaria, per l’accoglienza che Torino ha dato loro”, ha rimarcato il sindaco Fassino.
“Il fatto – ha concluso il primo cittadino – che ci siano azioni di restituzione come questa aiuta a favorire l’accettazione dell’accoglienza da parte della popolazione”.
(da “La Repubblica”)
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