GRILLO SI SCOPRE ANIMALISTA: “PENE PIU’ SEVERE PER CHI MALTRATTA GLI ANIMALI”
E’ TEMPO DI CONVERSIONI, DOPO BERLUSCONI TOCCA AL COMICO: MA MENTRE MARINA BERLUSCONI SI E’ SEMPRE IMPEGNATA PER AIUTARE LE ASSOCIAZIONI, GRILLO CHE HA MAI FATTO?
Pene più severe per chi maltratta gli animali: il M5S con un post sul blog di Beppe Grillo ‘rispolvera’ le tematiche animaliste, giusto mentre tiene banco la ‘conversione animalista’ di Silvio Berlusconi.
Nel post a firma di Paolo Bernini si chiedono “pene più severe” per chi maltratta gli animali.
Ricordando il maltrattamento e la feroce uccisione del cane Angelo, per il quale sono stati condannati con il massimo della pena i 4 responsabili, “i sedici mesi previsti attualmente dal nostro codice penale sono stati convertiti con la condizionale in sei mesi di servizi socialmente utili presso un canile”, segnala il deputato M5S, che accusa: “appare evidente che per la gravità del reato commesso, in considerazione anche dell’efferatezza e dell’incrudelimento contro un cane indifeso, tutto questo non possa essere punito in modo così blando”.
Per l’eletto del partito di Grillo “una legge come quella sul randagismo (281/91) che a 26 anni dalla sua emanazione non è applicata in tutta italia, dimostra che i vecchi partiti e i vecchi soggetti, sebbene riciclandosi e cambiando casacca, non avrebbrero mai fatto la differenza per gli animali, per esempio denunciando i colleghi delle istituzioni locali per le loro omissioni di atti d’ufficio” (poteva farlo lui come privato cittadino, anche se non lo dice…n.d.r.)
E “in questo brodo di autoreferenziali zoofili la violenza e le chiacchiere sulla pelle degli animali dilagano in modo preoccupante, come in questo caso”, quello del povero cane Angelo, conclude l’eletto tra le fila del partito di Grillo.
Consigliamo Paolo Bernini di porre il quesito al suo garante, da una vita principe dell’indifferenza: si dà il caso che se esiste una legge contro il randagismo ormai datata è stato grazie all’impegno profuso in particolare da una associazione che avuto un presidente nazionale di Genova, quindi parliamo a ragion veduta.
Una associazione in cui, gliene va dato atto, muoveva i primi passi a quel tempo Maria Vittoria Brambilla, ancora lontana dai riflettori della politica, come responsabile di una sezione lombarda.
Il presidente nazionale di allora riuscì a coinvolgere alcune personalità dello spettacolo (a quel poche poche) come “immagine” nella lotta al randagismo o come sponsor attraverso iniziative benefiche, compresi alcuni artisti genovesi.
E’ bene ricordarlo, Grillo non ha mai aderito, non so se perchè non era previsto un guadagno o per disinteresse al tema.
Fa piacere che Grillo in tarda età “scopra” un mondo che per 60 anni gli è stato indifferente, meglio tardi che mai.
Ma abbia il buon gusto di evitare di dare giudizi su altri che almeno qualcosa hanno fatto per salvare animali destinati alla morte e alla sofferenza.
E, nonostante da un certo mondo è notorio ci dividano scelte politiche, non possiamo dimenticare che la prima legge regionale nacque proprio in Liguria grazie all’impegno di un assessore socialista, che a livello nazionale fu importante l’apporto di verdi e radicali, che il sostegno alle iniziative promozionali venne anche da Marina Berlusconi che peraltro non amava apparire per discrezione.
Tanto dovevamo per amore di verità e perchè non ci piacciono gli opportunisti: allora come oggi.
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