I GIOVANI BOCCHINIANI LANCIANO LE PRIMARIE DI FLI: CONVOCAZIONE SUL PIANEROTTOLO
IL SEGRETARIO GIOVANILE MARINIELLO CHIEDE CHE ANCHE FINI SI SOTTOPONGA ALLA CONSULTAZIONE DIRETTA: MAI VISTO UN DIPENDENTE CONCORRERE CON IL SUO DATORE DI LAVORO… SE NON SI FACESSERO, PUO’ SEMPRE PARTECIPARE A QUELLE DEL PD E VOTARE RENZI, IL NULLA FATTO PERSONA, CON CUI HA SICURAMENTE MAGGIORE ASSONANZA
Il dibattito sulle primarie agita anche il (defunto) Terzo polo.
Mentre Fini e Casini preparano un listone comune con cui presentarsi alle prossime elezioni, i sopravvissuti di Generazione futuro, l’organizzazione giovanile di Fli, chiedono con insistenza ai vecchi leader di sottoporsi alla consultazione diretta con la base per scegliere il candidato premier.
“Per dare il buon esempio cominceremo noi, con delle primarie aperte, all’americana, per eleggere il nuovo coordinatore giovanile”, spiega Gianmario Mariniello, fedelissimo di Italo Bocchino, a capo del movimento under 30 dal 2010.
“Io a febbraio compirò 31 anni e non chiederò nessuna proroga (ma se insistono, magari si sacrifica e rimane…n.d.r.). Non ho mai sopportato chi fa il leader dei giovani fino a 36-37 anni, magari aggrappandosi a questa carica per avere un posto al sole nelle elezioni politiche” (in effetti basta anche solo avere un posto da dipendente a 3.000 euro al mese… n.d.r.)
Però le politiche ci saranno tra pochi mesi e nè Fini nè tantomeno Casini sembrano intenzionati a rimettersi in discussione.
Ecco perchè i giovani dirigenti del partito provano “disinteressatamente” a smuovere le acque.
Come a dire: nessuno è il capo per diritto divino.
“Noi intanto saremo l’unica organizzazione giovanile d’Italia a scegliere i propri quadri con questo strumento”, dice Mariniello.
Non dice la location, ma il pianerottolo di casa sua potrebbe essere sufficiente.
Ma al di là delle rivendicazioni di parte, l’obiettivo dichiarato è che la consultazione aperta tra i giovani apra il solco per quelle dei “senior”, “e che magari sia guardata con interesse anche dal Pdl, perchè il metodo migliore per fare nascere una classe dirigente rinnovata è una competizione aperta. Poi certo, se vincono i Fiorito, allora vuol dire che gli italiani se lo meritano”.
Infatti lui non ha mai mosso un dito quando sono stati nominati personaggi discutibili alle segreterie regionali di Fli, purchè compagni di merenda di Bocchino.
Poi Mariniello si sforza e cerca di parlare anche di politica: “Renzi è diventato Renzi non solo perchè è un amministratore in gamba, ma anche perchè ha un contesto in cui mettersi in gioco e misurare le proprie ambizioni”.
Da queste parti il sindaco di Firenze riscuote parecchio successo. “A me Renzi piace molto, anche se per ovvi motivi non lo voterò. Mia madre invece lo sosterrà alle primarie, e non viene certo dalla tradizione comunista”.
Una volta i giovani di destra avevano vari ma solidi riferimenti culturali, ora sappiamo che il modello di riferimento è Renzi, il nulla fatto persona.
Per i giovani finiani, lo sfidante di Bersani, udite udite, “rappresenta l’unica novità di una classe politica giunta al capolinea. Piace anche a tanti delusi del centrodestra e di Berlusconi”
“Fini ha fatto tanto, ma sa che c’è bisogno di energie fresche (solo energie, non cervello… n:d.r.), sia nel nostro partito che nel centrodestra del futuro. È ovvio che qualsiasi rifondazione passa da facce nuove”.
Una a caso? Fate voi .
Tutto chiaro?
In attesa della convocazione condominiale, vi consigliamo un bel sospiro “generazionale”.
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