I MILANESI DICONO “CIAO CIAO” A BERLUSCONI: APPENA 20.000 PREFERENZE PER IL PREMIER CONTRO LE 53.000 DI 5 ANNI FA MENTRE LASSINI SI FERMA A 300
IL PDL PAGA UNA CAMPAGNA ELETTORALE FONDATA SULL’ARROGANZA: PISAPIA 48,6%, MORATTI 40,7%, PALMERI 5,7%, CALISE 3,4%… LA LEGA A MILANO CROLLA SOTTO IL 10%
Il centrosinistra canta vittoria.
Piero Fassino è diventato sindaco di Torino già al primo turno.
A Bologna Virginio Merola potrebbe riuscire a fare altrettanto superando in prima battuta la soglia del 50% che gli consentirebbe di evitare il ballottaggio. Ma il risultato più clamoroso di tutti, il più incoraggiante per il Pd e i suoi alleati, è quello di Milano con Giuliano Pisapia che non solo strappa il ballottaggio a Letizia Moratti, ma si ritrova addirittura avanti di circa otto punti, un esito su cui fino alla vigilia erano davvero in pochi a scommettere.
Tutto è rimandato di due settimane, ma per un centrosinistra che non andava al ballottaggio dal 1993 è già una vittoria.
A Milano, dunque, si va al ballottaggio.
Il dato è ormai certo: al momento, il candidato del centrosinistra si ritrova al 48,6% contro il 40,,7% della Moratti.
Lo stesso Pisapia, intervenendo nel tardo pomeriggio, si è detto fiducioso: «Sarà la Milano del futuro, un esempio per tutta l’Italia».
Resta ora da vedere come si muoveranno in vista del secondo turno il Terzo Polo, che ha il 5,7%; e il Movimento 5 Stelle che si è fermato attorno al 3,4%.
Le proiezioni sono state diffuse anche per gli altri tre principali comuni al voto.
A Bologna Virginio Merola del centrosinistra risulta al 51,6% – e quindi si ritroverebbe sindaco già in prima battuta – e il candidato del centrodestra Manes Bernardini al 29,4%; il candidato grillino Massimo Bugani realizzerebbe un vero e proprio exploit raggiungendo il 9,6% e Stefano Aldovrandi del Terzo Polo arriverebbe al 4,9%.
A Torino i dati reali dicono che Piero Fassino vince al primo turno con il 57% contro il 26,9% di Michele Coppola, candidato del centrodestra, il 5% del grillino Bertola e il 4,8% del terzopolista Musy.
A Napoli, infine, il candidato del Pdl, Gianni Lettieri, si trova al 37,8% e, a sorpresa, ha come diretto inseguitore si ritrova il candidato dell’Idv Luigi De Magistris con il 26,1% e non Mario Morcone, candidato «ufficiale» del centrosinistra, fermo al 21,3% mentre il terzopolista Raimondo Pasquino arriva al 9,7%.
Anche questo dato, se confermato, sarebbe particolarmente significativo perchè emergerebbe l’esclusione del rappresentante del Pd, partito di riferimento del sindaco uscente Rosa Russo Jervolino, a vantaggio di un candidato dalle posizioni più radicali.
Qualora i risultati emersi dalle proiezioni fossero confermati, diventerebbe centrale il ruolo del Terzo Polo, soprattutto a Milano dove il blocco che fa capo a Fini, Casini e Rutelli ha presentato un proprio candidato, Manfredi Palmieri, che con il suo 5,5% risulterà decisivo.
I tre leader hanno avuto oggi un pranzo di lavoro a Roma per fare il punto in vista dei risultati delle amministrative.
Dalle scelte che potrebbero prendere in vista dei ballottaggi, se sostenere i candidati del centrodestra o quelli del centrosinistra, potrebbe delinearsi anche il ruolo che il gruppo avrà sullo scenario politico nazionale.
La tendenza che emerge è comunque quella di diventare reale alternativa al bipolarismo e quindi di non appoggiare nessuno.
Da segnalare il crollo della Lega a Milano che perde oltre 3 punti rispetto alle regionali di pochi mesi fa.
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