I RUSSI NON SI NASCONDONO PIÙ: DOPO KIEV, TOCCHERÀ ALLA MOLDAVIA
LO HA CONFERMATO IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI MOSCA, SERGEI LAVROV: “L’OCCIDENTE STA CERCANDO DI FARE DELLA MOLDAVIA UNA SECONDA UCRAINA”
La Commissione europea non si è ancora pronunciata sullo status di candidato all’adesione alla Ue a Ucraina e Moldavia, ma Mosca va già al contrattacco.
La Ue, commenta il ministro degli Esteri Sergej Lavrov intervistato da Ntv , «opera in modo molto grossolano, costringendo questi nemmeno candidati ad aprire un secondo fronte ».
Se dirà sì a Kiev, precisa, vuol dire che «ancora una volta è pronta a chiudere un occhio su tutti i suoi criteri », ma soprattutto che «è pronta a lasciarsi guidare esclusivamente da considerazioni geopolitiche».
Quanto alla Moldavia, il capo della diplomazia russa non ha dubbi: l’Occidente «sta chiaramente cercando di farne una seconda Ucraina», mentre le autorità di Chisinau hanno adottato un «approccio consumistico» che Lavrov arriva a definire «accattonaggio » o «estorsione». Mendicano sulle forniture di gas, sostiene, chiedendo uno sconto sui pagamenti in cambio di un rallentamento del cammino di accesso all’Unione Europea.
Lavrov sottolinea inoltre l’attivismo di Paesi come Polonia, Ungheria e Romania che rilasciano passaporti in Ucraina da anni senza che nessuno si scandalizzi. Mentre, ai microfoni di Bbc , alza il tiro: «Trascinare l’Ucraina nella Nato è un atto criminale». Il comune denominatore, alla fine, è sempre l’Occidente.
(da agenzie)
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