I VENETI RISCHIANO DI FAR SALTARE IL MATRIMONIO D’INTERESSE TRA BOSSI E MARONI
L’ACCORDO PREVEDEREBBE LA CREAZIONE DI UNA COMMISSIONE PER GIUDICARE I CASI DI ESPULSIONE DAL PARTITO, IN CUI L’ULTIMA PAROLA SPETTEREBBE AL SENATUR… I LEGHISTI VENETI: “PERCHE’ IL PROSSIMO SEGRETARIO NON PUO’ ESSERE UNO DI NOI?”
L’accordo siglato da Umberto Bossi e Roberto Maroni passa anche attraverso una garanzia fornita dall’ex ministro dell’Interno.
Secondo quanto apprende l’Agi i due leader leghisti, la settimana scorsa, avrebbero deciso che verrà formata una commissione, composta da alcuni membri del Consiglio federale e dai segretari delle regioni del Nord e presieduta dal Senatur, che giudicherà i prossimi casi di espulsione dal partito.
E l’ultima parola spetterà a Bossi.
In pratica si tratta di un patto voluto dal ‘Senatur’ per tenere unito il movimento.
Stando a quello che si apprende verranno salvaguardati alcuni deputati o militanti che, a dire dei fedelissimi di Bossi, rientrano nel mirino dell’ex titolare del Viminale. Compreso il figlio Renzo.
“Bossi – sottolineano le stesse fonti – vuole guardarsi le spalle e avere la certezza che non ci sarà alcun a repulisti”.
Ma la battaglia dell’ex responsabile delle Riforme è anche per evitare svolte a 180 gradi nella strategia della Lega.
I bossiani temono che la nuova linea sia di rottura rispetto a quella del passato.
Ovvero che le battaglie che Maroni porterà avanti non saranno quelle di Bossi, non richiameranno i sogni di secessione o l’indipendenza della Padania.
E proprio per fare in modo che il nuovo corso della Lega non sia diverso da quello delle ‘origini’ Bossi ha chiesto di essere nominato a garante della
identità padana.
E anche questo verrà scritto sullo Statuto. I ‘maroniani’ minimizzano: “Ci possono essere delle scorie per quello che è successo, ma si va verso una nuova Lega, tutti insieme”.
Nel frattempo scoppia la grana del leghisti veneti che avanza la richiesta che il prossimo segretario sia veneto.
Non è piaciuto ad alcuni dirigenti del Carroccio il modo in cui Bossi e Maroni si siano accordati su chi sarà il segretario e chi il presidente.
Meglio aspettare che decidano i militanti, è il ragionamento.
Questioni
che verranno comunque discusse lunedì quando si riunirà la commissione Statuto in via Bellerio.
Il fatto è che sia Bossi che Maroni (e anche Calderoli) sono lombardi e inoltre l’ala veneta vuole maggiore autonomia decisionale.
La Padania, però, sembra aver già scelto. ‘Uniti intorno a Maroni’ è il titolo di apertura del gioranle della Lega di oggi.
“La Lega sta per proiettarsi verso il proprio futuro”, si legge nell’editoriale di prima pagina, “il nord cerca la via la per la libertà attraverso l’unica forza che lo rappresenta per vocazione e coraggio”.
(da “La Repubblica”)
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