IL CENTRODESTRA DIVISO PERDE, UNITO PURE, MA NON SE NE VANNO A GIOCARE A BOCCE
DA BUONI MASOCHISTI SI CONSOLANO FACENDO VINCERE LA APPENDINO… CON UN PD IN CRISI, SONO RIUSCITI A PERDERE A MILANO CON UN SALA IN DIFFICOLTA’ PER I RISULTATI DI EXPO’ E PORTANDO UNA “IMPRESENTABILE” A BOLOGNA
Qualche riflessione a caldo quando i risultati non sono ancora certi ma il trend pare definito.
A Roma la Raggi pare stravincere con un 67% contro il 33% di Giachetti.
Era evidente che dopo Mafia Capitale i grillini avrebbero beneficiato del voto di legittima protesta dei romani contro destra e sinistra coinvolti negli scandali.
Il centrodestra è stato fatto fuori al primo turno e, invece che fare autocritica, ha solo riversato i voti sulla Raggi, soluzione che non porterà ad alcun rinnovamento della destra romana.
A Napoli De Magistris dovrebbe anche lui stravincere 66% a 34% contro il candidato di centrodestra Lettieri (senza Fdi e Lega).
Qui è evidente che De Magistris ha condotto una campagna elettorale intelligente e spregiudicata, fagogitando i voti grillini sulla sua persona. Lettieri ha fatto il suo, ma contro questo De Magistris avrebbe perso chiunque, il vento era quello.
A Torino il gap che al primo turno aveva diviso Fassino dalla Appendino è stato colmato dal centrodestra e la grillina dovrebbe vincere 55% a 45%.
In pratica si è creata una coalizione “contro” che ha determinato il successo della candidata pentastellata. Basta accontentarsi nella vita, insomma…
A Bologna Merola dovrebbe prevalere 55% contro il 45% della Borgonzoni. Qua il centrodestra unito avrebbe potuto tentare il colpo ma si è castrato da solo portando una “impresentabile” leghista.
Infine Milano: qua dovrebbe prevalere Sala con il 52% contro il 48% di Parisi.
Il centrodestra anche unito e con un candidato in linea con la coalizione perde, nonostante un Pd in crisi e un Sala attaccabile per il buco di bilancio di Expo’.
Morale: Il centrodestra diviso perde, se unito pure.
Renzi ne esce malconcio ma viene salvato dal risultato di Milano e Bologna.
Vincono solo i Cinquestelle a Roma e, grazie al centrodestra, a Torino.
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