IL “COMPLOTTO” DEI PROFUGHI ERITREI DELLA DICIOTTI NATI IL PRIMO GENNAIO E LE BALLE DI SALVINI
TUTTI SANNO CHE NEI VILLAGGI NON C’E’ UNA ANAGRAFE E I NATI SONO REGISTRATI PER CONVENZIONE IL PRIMO GENNAIO… I SEQUESTRATORI DI PERSONA PENSINO A PAGARE INVECE CHE SEMINARE BUFALE
Il ministero dell’Interno ieri, dopo aver fatto sapere che uno studio legale romano ha chiesto al tribunale civile risarcimenti per 41 dei naufraghi scesi dalla nave Diciotti, ha aggiunto non senza una punta di malizia che 16 dei 41 risultano nati il primo gennaio. Questo ha scatenato, come spesso cà pita, l’ironia dei sovranisti.
Tra i quali c’è l’avvocato Mario Borghezio, che non conosce evidentemente la differenza tra una causa (civile) e una denuncia (penale).
Ma il complottone corre lo stesso sul filo, tanto che c’è chi — come il conduttore di Radio24 Alessandro Milan — sente il bisogno a un certo punto di gridare che il Re è nudo.
Milan fa notare quello che molti conoscono per convenzione: sì, probabilmente non è il primo gennaio la vera data di nascita delle persone sbarcate dalla Diciotti ma no, non c’è nessun complotto dietro ma soltanto la situazione in cui si vive nei paesi d’origine. E in tutto ciò non c’è nessun complotto relativo alla necessità di togliersi un anno di età per sembrare minorenni, visto che c’è un solo minore tra quelli che hanno fatto causa a Salvini e Conte.
Semplicemente in molti villaggi africani non c’e’ una anagrafe come da noi e i nati sono registrati per convenzione il primo gennaio o quando si può.
Comprendiamo il nervosismo dei sequestratori di persone che tra qualche anno dovranno pagare centinaia di migliaia di euro di danni ai 42 eritrei, ma sarebbe meglio dedicassero il loro tempo a mettere da parte i soldini invece che sparare bufale.
(da agenzie)
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