IL CUSTODE E’ IN FERIE FORZATE, MORTI ABBANDONATI ALL’OBITORIO: ACCADE A BORDIGHERA, ITALY
INCHIESTA GIUDIZIARIA SUL REPARTO DI MEDICINA LEGALE
L’inchiesta giudiziaria che ha travolto il reparto di medicina legale dell’Asl sta provocando ora, di conseguenza, anche una situazione a rischio salute pubblica nelle camere mortuarie, realizzate ex novo, dell’ospedale Saint Charles.
L’unico custode è in ferie, “obbligate”, da qualche giorno per essere finito nel registro degli indagati e nonostante l’intervento del dirigente medico Gian Paolo Pagliari che ha dato nuove disposizioni per far funzionare il settore, le camere mortuarie sono divenute terra di nessuno.
Ieri, ad esempio, la salma di una donna, non identificata , era stata lasciata su un lettino, porta aperta, visibile a tutti.
Fuori dalle camere mortuarie i parenti di altri defunti hanno atteso per lungo tempo che arrivasse un responsabile del settore per chiedere informazioni, ma nessuno si è presentato.
E tra chi protestava anche un pensionato, furente, perchè la moglie mancata da qualche ora, era stata abbandonata sopra un lettino, lenzuola sporche.
E le altre lenzuola utilizzate per coprire le salme non sono state rimosse da giorni dal locale ripostiglio.
La conferma? Si sono talmente accumulate da fuoriuscire dal cesto porta biancheria e sono accatastate per terra.
Ripostiglio che denota chiaramente i segni dell’incuria e dell’abbandono: decine di sacchetti di plastica gettati a terra come la carta che riveste le confezioni delle medicine o contenitori di plastica vuoti sparsi ovunque.
In un altro locale, anche questo accessibile a tutti, le lenzuola che coprono le salme sono state raggruppate a mucchio sopra un lettino, avvolte intorno ad una bottiglia di plastica.
«Un’indecenza — tuonano seccati i parenti dei defunti — nessun rispetto per i morti». Eppure le disposizioni del dirigente medico sono chiare.
«L’apertura e la chiusura della camera mortuaria — si legge nel documento inviato anche alla direzione sanitaria di Sanremo — dovranno essere effettuate dal personale socio sanitario in servizio psichiatrico e del punto di primo intervento. Il personale di reparto provvederà al trasporto della salma presso la camera mortuaria utilizzando i propri dipendenti socio sanitari o chiedendo, ove si renda necessario, la collaborazione di colleghi di altri reparti».
«Per quanto riguarda la gestione delle camere mortuarie – fa sapere la direzione dell’Asl – si ricorda che a causa dei noti provvedimenti adottati a seguito dell’indagine investigativa in corso, l’Azienda ha preso provvedimenti di emergenza che potrebbero comportare anche momentanei disagi. Peraltro la camera ardente si presenta pulita e in ordine mentre il deposito di servizio, non aperto pertanto al pubblico, si trovava effettivamente ancora da riordinare. E’ evidente che, pur nelle ricordate difficoltà , continueremo a monitorare la situazione al fine di assicurare un adeguato servizio ai famigliari dei defunti».
Loredana Demer
(da “il Secolo XIX”)
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