IL DEBITO PUBBLICO SALE A 2.863 MILIARDI CRESCENDO DI 105,3 MILIARDI DI EURO NEL 2023
SECONDO BANCA D’ITALIA, IL FABBISOGNO DEL PAESE HA INFLUITO SUL RISULTATO: CIRCA 89 MILIARDI SONO A CARICO DI UNA MAGGIORE RICHIESTA DEGLI ENTI CENTRALI
Il debito pubblico italiano è cresciuto di 105,3 miliardi di euro nel 2023. Fino a toccare quota 2.862,8 miliardi, il massimo storico. La fotografia immortalata dalla Banca d’Italia mette in evidenza quanto il fabbisogno del Paese abbia influito su tale risultato. Circa 89 miliardi sono a carico di una maggiore richiesta degli enti centrali. Nell’anno in cui si sono trasmessi in pieno i rialzi dei tassi d’interesse della Banca centrale europea (Bce), l’Italia ha registrato un marcato incremento, in valori assoluti, dell’indebitamento.
A fine 2021 era a quota 2.678 miliardi di euro, l’anno dopo si è sfondata la soglia dei 2.700 per 57 miliardi. Nell’anno appena chiuso l’ulteriore salita, sempre più a ridosso dei 3.000 miliardi. L’incremento di oltre 100 miliardi rappresenta un rischio, e un costo, per il Paese. Primo, perché appesantisce i conti pubblici nazionali riducendo i margini operativi del governo. Secondo, perché complica la gestione del debito nei confronti degli investitori istituzionali e delle controparti europee. in mano ai piccoli risparmiatori c’è circa il 13% dell’intero ammontare.
(da agenzie)
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