IL GIALLO DELLE 47 MULTE AL SINDACO DI BRESCIA PER ECCESSO DI VELOCITA’, NESSUNA NOTIFICA, 21.000 EURO DA PAGARE
LE CONTRAVVENZIONI PRESE IN AUTOSTRADA CON UNA LEXUS E UN’AUDI A5…IL SINDACO: “UN SABOTAGGIO, PAGHERO’ IO”
La targa è DZ662RF. L’auto è una Lexus. Del sindaco.
Con il suo lampeggiante blu, schizza gagliarda in autostrada. Destinazione Bergamo, poi Milano, poi Varese, poi Mantova.
Impegni istituzionali, sia chiaro: un convegno a Cernobbio, un incontro con la Moratti a Milano, cose così.
In tutto fanno 8 viaggi. A tutto gas. Gli autovelox la fotografano. Una, due, tre. Ventinove volte. Scattano le multe, ventinove, appunto, per eccesso di velocità .
Ne arrivano altre 18 per mancata segnalazione del conducente. Totale: 19.596 euro e 27 centesimi, accumulati tra novembre 2009 (6 contravvenzioni) e da luglio a dicembre 2010 (23). Con la mora, le spese e così via si superano tranquillamente i 21 mila euro.
Sì, perchè queste sanzioni non sono mai state pagate. Mai. In Loggia, infatti, non sono state recapitate. Nessuno sapeva esistessero.
Manco i due autisti, un agente di polizia locale e un dipendente del Comune, che si alternavano al volante.
Tutto inizia un giorno del febbraio di quest’anno, quando alla segreteria generale della Loggia arrivano 6 cartelle esattoriali.
Il direttore Alessandro Triboldi strabuzza gli occhi: nel 2010, la Lexus che la concessionaria Bonera ha concesso a Paroli in comodato gratuito, ha collezionato 23 multe per eccesso di velocità .
Nessuno ne sapeva niente. Di solito, le sanzioni notificate al Comune, una volta protocollate, vengono trasmesse al settore che ha in carico il veicolo e il dirigente responsabile valuta se imputarle al dipendente che ha commesso l’infrazione o se presentare istanza di archiviazione, ci sono 60 giorni di tempo, non uno di più.
Di queste multe, però, non è mai arrivata notizia. Qualcuno le ha volutamente trafugate o si tratta di negligenza reiterata?
Lo accerteranno le indagini.
Triboldi, infatti, ha cercato di vederci chiaro. Ha incrociato i dati con le evidenze di Equitalia. Sono emerse altre tre cartelle esattoriali inevase (ma in Comune non si trova traccia) per 6 infrazioni commesse in 5 viaggi da novembre 2009 a luglio 2007.
Stavolta non c’entra una Lexus ma un’altra auto del sindaco, un’Audi A5.
Alla fine, sono stati individuati 28 casi in cui l’auto sfrecciava tra i 10 e i 40 chilometri orari oltre il limite consentito (in almeno sei casi il sindaco non era a bordo, si trattava di viaggi di ritorno, presumibilmente dall’aeroporto): 159 euro di sanzione a botta che sono poi diventati, siccome le multe sono restate insolute, 639.
C’è anche un giorno, Paroli non era a bordo, in cui il piede dell’automobilista è andato pesante, come si dice in gergo: 40 o 60 km oltre il limite. 500 euro di multa, anzi 2.000 perchè, ovviamente, non è stato pagato un solo centesimo.
Calcolatrice alla mano, in tutto fanno 29 contravvenzioni, ossia 8.588 euro e 38 centesimi. Bei soldi. Soprattutto se alla cifra se ne aggiunge un’altra, ancora più grossa.
La mancata segnalazione del conducente, avvenuta in 18 casi e sempre dovuta al fatto che nessuno in Loggia sapesse degli sgarri, ha portato aggravi per 11.007 euro e qualche spicciolo. Insomma, l’importo complessivo, con mora eccetera, è di circa 21.500, all’incirca.
Ma vanno aggiunte altre 38 multe, non si sa a quanto ammontino, relative all’anno scorso.
Sono già protocollate, la Loggia le ha scovate mentre indagava sulle precedenti ma, come dice Triboldi, «Non possiamo escludere ne esistano altre».
Non mancano altre infrazioni che, però, sono state rimesse ai termini dalle varie prefetture competenti (tranne quella di Brescia).
Chi le pagherà ? Non i conducenti ma il sindaco, e di tasca propria, salvo i casi in cui le infrazioni sono avvenute quando lui non era a bordo.
Per le maggiorazioni, ci penserà la Corte dei Conti.
Perchè è proprio strano che qualcuno abbia dimenticato chissà dove 47 multe.
La replica sindaco
Per Paroli è in atto un complotto per screditare la sua immagine: «Chi doveva recapitarle non l’ha fatto. Anzi, non ha voluto. Indagheremo».
Il sindaco è pronto a pagare le multa di tasca propria, ma è arrabbiato: «Se penso che da un anno uso solo la Panda o la mia Smart».
Alessandra Troncana
(da “il Corriere della Sera“)
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